Piano programmatico legge 53/2003

 Piano programmatico 12 settembre 2003 
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Servizio per gli Affari economico – finanziari
PIANO PROGRAMMATICO DI INTERVENTI FINANZIARI PER LA SCUOLA
(Art. 1, comma 3, della legge 28 marzo 2003, n.53)
Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri in data 12 settembre 2003
MAI APPROVATO IN VIA DEFINITIVA
I principi innovatori della legge per la definizione delle norme generali dell’istruzione e dei livelli essenziali in materia di istruzione e formazione professionale, recentemente approvata, stabiliscono che l’istruzione scolastica e l’istruzione e formazione professionale, nelle loro varie articolazioni, vengono ricomposte nel “sistema educativo di istruzione e di formazione” e concorrono a perseguire i medesimi obiettivi di crescita e valorizzazione della persona umana. Tale unitarietà di sistema assicura il valore nazionale dei titoli nonché la spendibilità dei medesimi a livello nazionale ed europeo. L’obbligo di istruzione viene riformulato nei termini di diritto-dovere: nessun ragazzo può uscire dal sistema senza una qualifica utile per l’inserimento nel mondo del lavoro ovvero prima del compimento del 18° anno di età.
L’obiettivo, quindi, è quello di realizzare un disegno di modernizzazione che dovrà essere garantito attraverso l’apprestamento di investimenti nella professionalizzazione dei docenti, nell’innovazione didattica e nella definizione di percorsi formativi di elevata qualità. Lo stesso progetto di modernizzazione, poi, dovrà garantire, altresì, che la diversità e la varietà delle domande dei giovani, delle famiglie e della società civile, trovino un’adeguata e qualificata risposta in termini di pluralità dell’offerta formativa (scuole statali, non statali, agenzie formative), di pluralità di modalità d’insegnamento (metodologie didattiche), e di opportunità di formazione nel corso dell’intero arco di vita, così come avviene nei paesi più moderni, dove è offerto a tutti il massimo delle opportunità di crescita culturale e professionale, attraverso la libera scelta di servizi pubblici qualificati.
Nella società della conoscenza e tecnologicamente avanzata – caratterizzata da mutamenti continui – l’investimento in cultura e formazione costituisce una priorità assoluta.
Tale esigenza viene fortemente avvertita nella legge di riforma, la quale stabilisce che venga predisposto un piano programmatico di interventi finanziari per la realizzazione delle finalità della legge medesima, a sostegno:

a) della riforma degli ordinamenti e degli interventi connessi con la loro attuazione e con lo sviluppo e la valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche;

b) dell’istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema scolastico;

c) dello sviluppo delle tecnologie multimediali e della alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche, nel pieno rispetto del principio di pluralismo delle soluzioni informatiche offerte dall’informazione tecnologica, al fine di incoraggiare e sviluppare le doti creative e collaborative degli studenti;

d) dello sviluppo dell’attività motoria e delle competenze ludico-sportive degli studenti;

e) della valorizzazione professionale del personale docente;

f) delle iniziative di formazione iniziale e continua del personale;

g) del concorso al rimborso delle spese di autoaggiornamento sostenute dai docenti;

h) della valorizzazione professionale del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA);

i) degli interventi di orientamento contro la dispersione scolastica e per assicurare la realizzazione del diritto – dovere di istruzione e formazione;

l) degli interventi per lo sviluppo dell’istruzione e formazione tecnica superiore e per l’educazione degli adulti;

m) degli interventi di adeguamento delle strutture di edilizia scolastica.

La complessità degli interventi stessi e la quantità delle risorse finanziarie occorrenti per la loro realizzazione suggeriscono la strutturazione del piano su un arco temporale non inferiore al quinquennio.
Per la realizzazione del piano, che investe il quinquennio 2004-2008, il finanziamento previsto è stimato complessivamente in 8.320 milioni di euro, comprendenti le risorse già iscritte nelle leggi finanziarie 2002 e 2003.
Si evidenzia che gli interventi concernenti le iniziative di formazione del personale docente sono destinati, allo stesso tempo, anche agli insegnanti delle scuole paritarie, in quanto facenti parte del sistema nazionale dell’istruzione.
Si precisa, infine, che i finanziamenti, previsti nel “piano programmatico”, sono diretti al potenziamento e al miglioramento degli interventi che oggi sono già sostenuti con gli ordinari stanziamenti di bilancio, iscritti nello stato di previsione dall’Amministrazione dell’istruzione e nelle leggi finanziarie 2001, 2002 e 2003.

Si illustrano qui di seguito i contenuti delle singole azioni.
a) Riforma degli ordinamenti e degli interventi connessi con la loro attuazione.
Con riferimento agli interventi connessi con la riforma degli ordinamenti i finanziamenti dovranno essere destinati alla generalizzazione della scuola dell’infanzia.
b) Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema scolastico.
Il Servizio nazionale di valutazione del sistema scolastico assume una importanza fondamentale in funzione di un investimento formativo di alto e qualificato profilo. Di qui l’esigenza di generalizzare le attività di valutazione, per le oltre 10.000 istituzioni scolastiche. Le attività di valutazione attualmente sono realizzate su base volontaria. Inoltre, la legge di riforma degli ordinamenti scolastici rimette al suddetto Istituto anche la competenza a predisporre e gestire le prove conclusive dei cicli di istruzione (esami di Stato).
c) Sviluppo delle tecnologie multimediali e della alfabetizzazione delle tecnologie informatiche.
Premesso che tutte le scuole sono già collegate in rete e che la dotazione della strumentazione informatica delle istituzioni scolastiche consente già oggi di disporre di un personal computer per ogni 15 alunni si prevedono i seguenti interventi migliorativi:
– potenziamento dell’infrastruttura informatica delle scuole, per ampliare la fruizione di applicativi didattici multimediali, ad esempio per l’insegnamento delle lingue e della matematica;
– estensione del cablaggio nelle scuole, ossia la creazione di punti di accesso in tutti gli edifici scolastici (circa 42.000);
– potenziamento dei collegamenti in larga banda a tutte le istituzioni scolastiche secondarie (circa 4.200).
d) Sviluppo dell’attività motoria e delle competenze ludico-sportive degli studenti.
Lo sviluppo dell’attività motoria e delle competenze ludico-sportive degli studenti presuppone un’attività da svolgere anche in orario extrascolastico, finalizzata alla preparazione e all’avviamento della pratica sportiva degli studenti aderenti alle attività sportive scolastiche, svolte e organizzate a livello territoriale dalle singole scuole anche attraverso la promozione dell’associazionismo scolastico-sportivo.
In particolare l’azione dovrà essere rivolta ad un coinvolgimento più ampio e qualificato degli alunni del primo e del secondo ciclo di istruzione da prevedersi nell’ambito dei singoli piani di studio. Detta azione interessa circa 4.153.000 alunni della scuola secondaria di I e II grado e circa 1.700.000 alunni della scuola elementare.
Le attività da svolgere in oraria extra-scolastico dovranno anch’esse ampliare la partecipazione degli allievi, rispetto a quelli oggi coinvolti in attività sportive scolastiche.
Saranno, quindi, organizzate manifestazioni nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi, di sport individuali e sport di squadra.
Sarà, poi, prevista la partecipazione di rappresentative studentesche italiane alle manifestazioni sportive e scolastiche internazionali indette dalla Federazione Internazionale Sport Scolastico (I.S.F.)
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e) Valorizzazione professionale del personale docente
L’avvertita esigenza di avviare politiche di definizione delle funzioni del personale docente, coerenti con la necessità di valorizzarne il ruolo e di riconoscere le diverse ed articolate professionalità, richiede adeguati interventi anche sotto il profilo del trattamento economico.
Al fine di accelerare il processo di adeguamento delle retribuzioni del personale interessato in relazione al profilo ed al tempo di lavoro, nonché per assicurare allo stesso un coerente sviluppo di carriera, con interventi in sede contrattuale per la disciplina del relativo rapporto di lavoro, è indispensabile destinare risorse finanziarie aggiuntive rispetto a quelle già previste nella legge finanziaria 2002.
f) Iniziative di formazione iniziale e continua del personale.
Le iniziative di formazione continua sono finalizzate a soddisfare l’esigenza di garantire al personale della scuola un sistema di formazione riferito a tutto l’iter lavorativo.
Gli interventi, da progettare con carattere modulare, interattivo e flessibile da contestualizzare sul territorio, dovranno rispondere direttamente ai bisogni specifici di formazione che provengono da docenti in possesso di esperienze e competenze diverse e che si rapportano con l’innovazione in maniera diversificata.
Da questo punto di vista, tenuto anche conto delle direttive europee in materia, l’ambiente di e-learning risulta una soluzione particolarmente idonea, in quanto integra il momento on line con fondamentali situazioni in presenza.
Le raccomandazioni del Consiglio dei Ministri di Lisbona hanno portato l’Unione Europea a sviluppare una specifica azione denominata “e-learning: progettare l’educazione di domani” che, tra gli altri obiettivi prevede che gli insegnanti debbano utilizzare “efficacemente” la tecnologia per aiutare gli allievi nel loro apprendimento. Le numerose potenzialità dell’e-learning per iniziative sia di aggiornamento che di formazione in servizio differenziano notevolmente tale modello da quelli di insegnamento a distanza utilizzati sino ad oggi e propongono opportunità centrate su “learning by doing” e non, quindi, sulla mera fruizione di contenuti.
Si intende, quindi, costruire un intero nuovo sistema di formazione in servizio componendolo con l’integrazione successiva di interventi diversi ma omogenei e coordinati.
Le iniziative di formazione on-line organizzate per il personale delle scuole statali sono aperte anche al personale delle scuole paritarie.
g) Rimborso spese per autoaggiornamento
L’intervento è finalizzato all’esigenza di stimolare il ricorso ad una modalità formativa che si avvia a divenire fondamentale nella costruzione di un nuovo sistema di formazione ed aggiornamento continuo del personale della scuola.
Nel nostro Paese, in maniera particolarmente rilevante, docenti e dirigenti scolastici utilizzano, infatti, come prima fonte di formazione, le proprie esperienze di vita professionale e personale, e si avvalgono di un ampio ventaglio di opportunità formative che si procurano a loro spese in un processo di autoformazione.
L’autoaggiornamento e le iniziative di formazione iniziale e continua debbono far parte di un unico processo di apprendimento e per questo devono essere in stretta relazione l’una con l’altra.
Le possibili modalità di sperimentazione possono essere individuate:
nella predisposizione di bonus spendibili in apposite strutture organizzate ed accreditate;
in forme di rimborso di spese ammissibili, tra le quali si potrà includere l’uso di tecnologie, l’iscrizione a corsi gestiti dalle diverse agenzie formative del territorio, l’acquisto di libri, l’abbonamento a riviste ecc.
In prospettiva, poi, si potranno rinvenire le opportune sinergie con altre iniziative da concordare con altre amministrazioni, quali la defiscalizzazione o l’ingresso totalmente gratuito a musei ed altre istituzioni culturali unendo la predisposizione di benefits all’approntamento di strumenti di autoaggiornamento.
h) Valorizzazione professionale del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario
L’avvertita esigenza di avviare una nuova definizione delle funzioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, coerenti con la necessità di valorizzarne il ruolo e di riconoscere le diverse ed articolate professionalità, richiede anche interventi da destinare all’adeguamento del trattamento economico.
i) Interventi per l’orientamento contro la dispersione scolastica e per assicurare la realizzazione del diritto-dovere di istruzione e formazione.
Nella voce “Interventi di orientamento contro la dispersione scolastica e per assicurare la realizzazione del diritto-dovere di istruzione e formazione” sono state individuate le seguenti attività:
1. personalizzazione dei percorsi di istruzione e formazione, con particolare riferimento all’alternanza scuola-lavoro;
2. organizzazione e gestione dei “laboratori per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti” (LARSA), da istituire a livello di rete territoriale;
3. interventi per l’orientamento, con la partecipazione dei genitori e degli studenti; interventi a sostegno della partecipazione giovanile.

INTERVENTI SUB PUNTO 1)
Gli interventi sono diretti ad assicurare l’esercizio del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione professionale per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.
Tali interventi sono finalizzati al recupero del rilevante tasso di dispersione scolastica, attualmente quantificabile nell’ordine di circa il 28%, con l’obiettivo di ridurlo entro l’anno 2010 ad una percentuale del 10%, così come stabilito a seguito degli impegni assunti, in sede comunitaria, sulla base degli esiti del Consiglio Europeo di Lisbona.

INTERVENTI SUB PUNTO 2)
L’organizzazione e la gestione dei “laboratori per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti” (LARSA) viene individuata con riferimento:
o alla istituzione all’interno delle singole istituzioni scolastiche;
o alla istituzione per ambiti territoriali.
Nel primo caso, che sostanzialmente attiene all’eventuale recupero del gruppo classe, si ipotizza l’utilizzazione di ore di insegnamento disponibili all’interno della scuola, nonché la possibilità di ore di insegnamento aggiuntive comunque fino a 24 ore settimanali, ai docenti in servizio nella scuola medesima.
L’istituzione dei laboratori riferita ad ambiti territoriali si rende necessaria per assicurare la possibilità prevista dalla legge di riforma di cambiare indirizzo all’interno del sistema dei licei, nonché di passare dal sistema dei licei al sistema dell’istruzione e della formazione professionale e viceversa.
Essi si caratterizzano in quanto si insegna non per gruppi classe ma per livelli di istruzione.
La costituzione di ciascun laboratorio viene ipotizzata per soddisfare le esigenze riferite ad un bacino di utenza di 6-9 mila studenti.
Gli stessi sono costituiti per reti di scuole con carattere di flessibilità sulla base delle esigenze di personale che si manifestano nel tempo.
INTERVENTI SUB PUNTO 3)
L’attività di orientamento assume la centralità del soggetto e dei suoi bisogni come chiave di volta del processo e della strategia per costruire interventi dinamici, efficaci, coerenti con la riforma della scuola e finalizzati a rispondere a due condizioni principali:
o quella connessa alla dimensione affettivo-relazionale e al “benessere” della persona, inteso come qualità della vita e del lavoro;
o quella rappresentata dalla capacità del soggetto di svolgere un ruolo attivo e partecipe, di esercitare attivamente e responsabilmente il diritto-dovere di cittadinanza e di inserirsi fattivamente nel mondo del lavoro.
Tenuto conto della necessità di promuovere e diffondere una “nuova” cultura dell’ orientamento che tenga conto dei processi di trasformazione sociale, culturale ed economica, delle nuove sfide imposte dalla globalizzazione e dalla società della conoscenza, si ritiene che gli interventi di orientamento contro la dispersione scolastica e per assicurare la realizzazione del diritto – dovere di istruzione e formazione” debbano prevedere azioni ed iniziative che contribuiscano a:
– rafforzare e/o valorizzare la collaborazione interistituzionale con l’ obiettivo di creare e/o potenziare gli snodi di sistema, i raccordi tra educazione – formazione – lavoro, l’ interazione fra scuola ed extrascuola, fra scuola e volontariato per migliorare l’ offerta di educazione, formazione, orientamento (tenendo conto anche degli impegni assunti a livello comunitario) per svolgere un’ azione forte di coordinamento ai vari livelli territoriali e decisionali;
– valorizzare la partecipazione delle famiglie alle iniziative di formazione-intervento, alla realizzazione di azioni di orientamento, di interazione fra tutti i soggetti della scuola (docenti, operatori, famiglie, studenti, ecc) e del territorio;
– promuovere la partecipazione degli studenti – sviluppare e rafforzare le iniziative di educazione alla convivenza civile, all’impegno sociale;
– realizzare iniziative di accoglienza, accompagnamento, orientamento anche attraverso “forme di tutorato” per “costruire” percorsi di crescita e di sostegno alle scelte e all’ assunzione di decisioni.

l) Interventi per lo sviluppo dell’istruzione e formazione tecnica superiore e per l’educazione degli adulti

– Istruzione e formazione tecnica superiore
Sulla base dell’indagine condotta dall’UNIONCAMERE sarebbe necessario formare 70.000 “giovani e adulti” ogni anno per corrispondere al fabbisogno delle imprese e favorire l’occupabilità, come peraltro previsto dal Piano nazionale per l’occupazione e il Patto per l’Italia. Da qui l’esigenza di consolidare e potenziare all’attuale sistema.

– Educazione degli adulti
Per lo sviluppo del servizio e per conseguire gli obiettivi indicati dall’Unione Europea, i quali stabiliscono che, entro l’anno 2010, il 12,5% della popolazione adulta della fascia di età compresa tra 25-64 anni, debba essere coinvolta negli interventi in questione, nonché per soddisfare gli obiettivi fissati dal Piano nazionale per l’occupazione e dal Patto per l’Italia, che peraltro prevede interventi in materia di educazione degli adulti per 700.000 unità l’anno, si rende necessario incrementare le risorse finanziarie che attualmente il MIUR sostiene per il servizio in questione.

m) Interventi di adeguamento delle strutture di edilizia scolastica
La legge 11 gennaio 1996, n. 23 (legge-quadro sull’edilizia scolastica), riserva a Comuni e Province la competenza in materia di fornitura, costruzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici adibiti all’uso scolastico, prevedendo, però, l’intervento ad adiuvandum dello Stato, attraverso appositi finanziamenti (sotto forma di mutui accendibili presso la Cassa DD.PP.), attribuiti con piani triennali di programmazione regionale, articolati in singoli piani annuali.
In tale sede sono stati distribuiti, nel sessennio 1996/2001, L. 2.964 miliardi (1.530,778 milioni di euro) che hanno consentito l’attivazione di circa 9.000 opere, a loro volta ripartiti dalle singole regioni nel proprio ambito sulla base degli indirizzi formulati nei decreti di assegnazione, primo fra tutti l’adeguamento e messa in norma degli edifici scolastici, nonché il soddisfacimento del fabbisogno di aule e palestre, i completamenti funzionali e l’eliminazione dei fitti.
Ciò premesso – ricordato che l’attuale panorama scolastico contempla circa 10.800 scuole articolate su circa 42.000 edifici – si evidenzia la necessità di destinare risorse finanziarie per proseguire gli interventi di adeguamento e di messa a norma degli edifici scolastici.
In dipendenza delle suesposte considerazioni, si stima che, per il quinquennio 2004-2008, all’investimento in istruzione e formazione dovrebbero essere destinati interventi finanziari per complessivi 4.037 milioni di euro, oltre alle somme già iscritte in bilancio ed ammontanti per lo stesso periodo a 4.283 milioni di euro.