[ANCI] I Comuni chiedono le risorse per fornire i pasti agli insegnanti statali

Comunicato ANCI 28 febbraio 2008 

Trovare quanto prima una soluzione al problema relativo alla individuazione del personale avente diritto di mensa gratuita, dando certezza ai Comuni circa le risorse a disposizione e fornendo alle scuole indicazioni precise.
E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il Segretario Generale dell’ANCI, Angelo Rughetti ha inviato Capo Dipartimento per l’Istruzione del Ministero della Pubblica Istruzione, Giuseppe Casentino.
Rughetti scrive al Ministero per rappresentare nuovamente “la situazione di notevole difficoltà manifestata da numerosi Comuni ad applicare la norma dell’art. 21 del CCNL Comparto Scuola, che amplia a tutto il personale statale, docente e non, in servizio durante la refezione scolastica, il diritto a fruire gratuitamente della mensa”.
“Su tale disposizione contrattuale – ricorda Rughetti – non c’è stata alcuna concertazione con i Comuni direttamente interessati all’attuazione della stessa. Peraltro, la norma, giunta ad anno scolastico avviato e con le gare di appalto già concluse, risulta di difficile applicazione, poiché le mense sono state già organizzate prevedendo un certo numero di utenti e sarebbe operativamente complicato prevederne di nuovi”.
“I Comuni, inoltre, si trovano a dover far fronte, alle numerose richieste da parte di nuovo personale statale, senza che siano state previste risorse adeguate, con il rischio – evidenzia – di dover ricorrere ad anticipazioni di cassa di difficile sostenibilità finanziaria. Non va poi dimenticato che, i contributi previsti a tal fine dal 1999 ad oggi, coprono appena il 50% delle spese sostenute dai Comuni per l’erogazione del pasto al personale statale e che tali risorse in alcuni casi giungono anche con diverse annualità di ritardo”.
Pertanto, al fine di evitare contenziosi l’ANCI, dopo aver manifestato la propria disponibilità alla collaborazione, chiede di trovare quanto prima una soluzione al problema.
A circostanziare le problematiche esposte alla lettera è stata allegata la seguente nota tecnica.

NOTA TECNICA

Ampliamento del personale statale avente diritto alla mensa gratuita

La legge n.4/99 prevede l’erogazione di un contributo fisso di 90 miliardi di lire l’anno, per il costo dei pasti per il personale docente, tenuto all’assistenza e alla vigilanza degli alunni durante la refezione scolastica. Nel corso degli anni si è determinata, una continua diminuzione della somma attribuita ai Comuni, che si sono trovati a dover fronteggiare aumenti nel costo di produzione della refezione scolastica, nei costi dei contratti del personale proprio nelle gestioni dirette o di personale dipendente nei casi degli appalto.
Si è passati da un rimborso medio, che nel 1999 era pari a £ 7.200 a pasto, a quello attuale che varia tra i due euro e i tre euro e 50 centesimi, a fronte di un costo effettivo tra i 4 e i 6 euro a pasto.
L’articolo 21 del CCNL della Scuola, prevede che delle mense all’interno delle scuole comunali possa usufruire tutto il personale statale, docente e non docente, in servizio durante la refezione. Ciò aumenterà le difficoltà dei Comuni, vista l’esiguità delle risorse messe a disposizione per l’ampliamento del personale avente diritto a tale servizio, che ammontano ad un terzo di quelle attuali, già abbondantemente insufficienti.
La Commissione Istruzione dell’ANCI ritiene opportuno, al fine di consentire ai Comuni di dare attuazione all’art.21 del citato contratto, che il Ministero della Pubblica Istruzione adotti soluzioni finalizzate a risolvere le questioni di seguito riportate.

• Va adeguata la cifra di 90 miliardi di lire, stabilita nella L.n.4/99, in modo che sia restituita ai Comuni la somma effettivamente impegnata, senza decurtazioni neanche per il personale già autorizzato.
• Deve essere corrisposto per il nuovo personale autorizzato l’effettivo ammontare dei costi sostenuti dai Comuni, a fronte dell’esiguo ed insufficiente impegno di 16 milioni di euro.
• Vanno indicati alle scuole criteri precisi per l’individuazione del personale statale avente diritto alla mensa gratuita (quanti adulti per quanti bambini etc.) poiché la dicitura utilizzata nella norma lascia spazio ad un’ampia interpretazione, alcune scuole sono arrivate a chiedere l’inclusione anche del personale addetto a funzioni di segreteria.
• Va chiarita la portata del c.6 dell’art. 21, con un riferimento a ulteriori risorse da reperire da parte del MPI, che dovrà anche stabilire le modalità di erogazione ai Comuni, per ulteriorieventuali modalità attuative definite in sede di contrattazione integrativa regionale.
• Va prevista, nella legge n. 4/99, la modifica del termine “contributo” con “rimborso”, stante la natura della spesa, che integra lo stipendio di personale statale, cui i Comuni non solo non possono, ma non debbono partecipare, non essendo titolari di rapporto di lavoro con tale personale.