Per le verifiche sismiche servono più soldi e più tempo

I finanziamenti sono arrivati troppo tardi e sono pochi 

Nella giornata di ieri è stato adottato il Decreto Direttoriale del Ministero dell’Istruzione n. 363 con il quale è stata approvata la graduatoria generale complessiva degli interventi per la realizzazione delle verifiche di vulnerabilità sismica, candidati dagli enti locali proprietari degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico.

Il decreto legge 9 febbraio 2017, n. 8 (Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017), all’art. 20-bis, stabilisce che “Entro il 31 agosto 2018 ogni immobile adibito ad uso scolastico situato nelle zone a rischio sismico classificate 1 e 2, con priorità per quelli situati nei comuni compresi negli allegati 1 e 2 al decreto-legge n. 189 del 2016, deve essere sottoposto a verifica di vulnerabilità sismica“.

Appare evidente che tale termine del 31 agosto, essendo stati assegnati solo adesso i finanziamenti, dovrà essere prorogato. L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, con nota 9 luglio 2018 ha già chiesto un differimento di almeno sei mesi.

Le verifiche sono state finanziate, secondo quanto previsto dall’Avviso pubblico 28 marzo 2018, prot. 8008, dal Dipartimento Casa Italia per gli edifici scolatici ricadenti in zona sismica 1 in ordine di graduatoria e fino a concorrenza delle risorse disponibili (si tratta di 468 interventi per un totale di euro 44.991.712,38) mentre per la restante parte sono stati finanziati dal Ministero dell’istruzione, nei limiti delle risorse disponibili secondo l’ordine di graduatoria, riservando il 20% delle risorse agli edifici ricadenti nelle quattro regioni colpite dal sisma del Centro Italia (291 interventi per un totale di euro 21.022.438,05) ed il rimanente agli edifici presenti nelle altre regioni delle zone 1 e 2 (805 interventi per un totale di euro 84.049.078,47).

In totale sono state avanzate 4.176 richieste per oltre 500 milioni di euro ed hanno ottenuto il finanziamento 1.564 interventi per un importo complessivo di euro 150.063.228,90. Nella maggioranza dei casi, oltre alle verifiche, è stata finanziata anche la progettazione per l’adeguamento o il miglioramento. Quasi due terzi delle richieste rimangono in attesa di finanziamento e, considerando 120.000 euro medi per ognuno dei 2.630 interventi rimanenti, si ottiene che saranno necessari ulteriori 315 milioni, senza considerare, naturalmente, le necessità di verifica presenti nelle zone 3 e 4 escluse, per adesso, da ogni finanziamento centrale.