Riparto borse di studio L.62/2000 anno 2003

Decreto direttoriale Miur 16 giugno 2003  

DIPARTIMENTO PER I SERVIZI NEL TERRITORIO
Direzione generale per l’organizzazione dei servizi nel territorio
Ufficio V

IL DIRETTORE GENERALE

VISTA la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità scolastica ed il diritto allo studio ed all’istruzione ed, in particolare, i commi 9, 10, 11 e 12 dell’articolo 1;
VISTO il D.P.C.M. 14 febbraio 2001, n. 106 attuativo delle disposizioni in precedenza indicate, concernenti un piano straordinario di finanziamento alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l’assegnazione di borse di studio a sostegno della spesa delle famiglie per l’istruzione;
VISTO, in particolare, l’articolo 4, comma 3, del citato D.P.C.M. che prevede come, a decorrere dall’anno 2001, le somme indicate nella tabella A allegata al D.P.C.M. citato e relative alla ripartizione per l’anno 2000 dell’importo iniziale di £. 250 miliardi, s’intendono modificate – con apposito provvedimento dell’Ufficio scrivente – in relazione agli ultimi dati disponibili rilevati dall’ISTAT ed in proporzione alle disponibilità annuali di bilancio;
TENUTO CONTO che, ai sensi dell’articolo 1, comma 12 della precitata legge 62/2000 la cifra assegnabile ammonta, a partire dall’anno 2001, a £. 300 miliardi (pari ad € 154.937.070);
VISTA la legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato;
PRESO ATTO che il decreto emesso dal Ministero dell’ Economia e delle Finanze in data 31 dicembre 2002, relativo alla ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base afferenti al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2003, ai fini di cui sopra ha appostato, nel capitolo 3044 del Ministero citato, la somma di € 154.937.070;
CONSIDERATO che gli ultimi dati di calcolo relativi al reddito forniti dall’ISTAT, come precisato con nota 5 giugno 2003, n. 3629 dall’Istituto medesimo all’uopo adito, coincidono, per quanto riguarda le famiglie con reddito fino a £. 30 milioni, con quelli considerati nella prefata tabella A relativa al riparto afferente all’anno 2000 ed a quelli successivi, disposti, rispettivamente, con DD.DD. 20 settembre 2001, e 4 luglio 2002;
PRESO ATTO, altresì, di quanto concordato, al riguardo, nell’apposita riunione del 5 giugno 2003, con le competenti Amministrazioni regionali, Enti locali e Dicasteri interessati, relativamente all’identità della base di calcolo, ai fini della ripartizione inerente al corrente anno 2003, con quella già adottata nel corso dei riparti degli anni precedenti;
VISTI il D.L.vo 31 marzo 1998, n. 109 e successive integrazioni e modifiche, concernente i criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti richiedenti prestazioni agevolate ed il il D.P.C.M. 18 maggio 2001, con il quale sono stati approvati i modelli-tipo della dichiarazione sostitutiva e dell’attestazione, con relative istruzioni,

DECRETA

Art. 1 – Ai sensi e per gli effetti di quanto indicato in premessa, la ripartizione tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, per l’anno 2003, della somma complessiva di € 154.937.070 (pari a £. 300 miliardi) prevista, in particolare, dall’articolo 1, comma 12, della legge 10 marzo 2000, n. 62 per le iniziative contemplate dalla normativa di riferimento, è definita secondo l’allegata tabella A che fa parte integrante del presente decreto.

IL DIRETTORE GENERALE
Bruno Pagnani

PIANO DI RIPARTO DEI FONDI DESTINATI ALL’EROGAZIONE DI BORSE DI STUDIO IN FAVORE DEGLI ALUNNI NELL’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO SCOLASTICO E NELLA SUCCESSIVA FREQUENZA DELLA SCUOLA SECONDARIA
Euro 154.937.070 per l’anno 2003

Piemonte 13,3 430.656 57.277 euro 6.500.110
Valle d’Aosta 15,9 12.291 euro 1.954 221.780
Lombardia 8,2 962.153 78.897 euro 8.953.577
Bolzano 10,9 57.929 6.314 euro 716.574
Trento 10,9 54.272 5.916 euro 671.337
Veneto 9,1 493.423 44.901 euro 5.095.647
Friuli-Venezia Giulia 16,1 114.842 18.490 euro 2.098.288
Liguria 15,7 146.997 23.079 euro 2.619.067
Emilia-Romagna 10,6 375.804 39.835 euro 4.520.701
Toscana 11,1 360.080 39.969 euro 4.535.869
Umbria 11,9 94.117 11.200 euro 1.271.024
Marche 14,1 170.290 24.011 euro 2.724.877
Lazio 15,7 664.955 104.398 euro 11.847.603
Abruzzo 20,4 170.573 34.797 euro 3.948.926
Molise 30,7 45.232 13.886 euro 1.575.879
Campania 27,2 956.176 260.080 euro 29.515.171
Puglia 24,3 616.785 149.879 euro 17.008.995
Basilicata 30,2 94.892 28.657 euro 3.252.184
Calabria 35,2 328.365 115.584 euro 13.117.108
Sicilia 31,3 788.629 246.841 euro 28.012.744
Sardegna 24,8 239.111 59.300 euro 6.729.609

(a) Distribuzione percentuale delle famiglie che nell’ambito della regione di residenza non superano i 30 milioni di vecchie lire di reddito netto (ultimo dato ISTAT).
(b) Numero alunni.
(c) Alunni che presumibilmente appartengono alla fascia delle famiglie con reddito inferiore ai 30 milioni (il numero degli alunni meno abbienti è stato calcolato rapportando il numero complessivo degli alunni della regione al valore percentuale delle famiglie con reddito fino a 30 milioni della regione stessa).
(d) Somme attribuite alle regioni in proporzione al numero di alunni appartenenti alle famiglie meno abbienti.