Ripartite le somme per i CPIA (istruzione degli adulti)

Decreto dipartimentale Miur 7 febbraio 2019, n. 98  

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

IL DIRETTORE GENERALE

VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 •’Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni e enti locali per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa” e, in particolare, l’articolo 21, commi 1, 5 e 14. relativo al riconoscimento dell’autonomia scolastica;

VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, e. in particolare, l’articolo 1 comma 1 che individua le possibili destinazioni per l’autorizzazione di spesa di cui alla medesima legge;

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 200 l, n. 165 Norme generali sull’ordinamento del ìavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche e s.m.i.;

VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, in particolare, l’articolo L comma 601, come modificato dal Decreto Legge del 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla Legge del
7 agosto 2012, n. 135, che dispone che con il Decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca debbano essere stabiliti i criteri e i parametri per l’assegnazione diretta alle scuole, nonché per la determinazione delle misure nazionali relative al sistema pubblico dì istruzione e formazione;

VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica” e s.m.i

VISTA la legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, e, in particolare, l ‘at1icolo 4. commi 51 e ss., che detta disposizioni. tra l’altro, in materia di reti territoriali per l’apprendimento permanente;

VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107 “‘Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, e, in particolare, l’articolo 1, commi 7 lettera d) e 23;

VISTO il decreto legge 23 dicembre 2016, n. 237 “Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio” convertito con modificazioni dalla legge 17 febbraio 2017, n. 15, e, in particolare l’at1ìcolo 24 bis, che detta disposizioni generali concernenti l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale:

VISTA la legge 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999. n. 275, recante “Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012 n. 263 “Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008. n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 98 recante “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca”;

VISTO il decreto del Ministro della pubblica istruzione di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 1 febbraio 2001, n. 44 recante “Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”;

VISTI i decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca recanti “individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale dell’Amministrazione centrale e periferica nonché la definizione organizzativa e dei compiti degli uffici di livello dirigenziale non generale. ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 98”;

VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 12 marzo 2015 recante Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti;

VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 28 dicembre 2017 recante la “Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e per il triennio 2018-2020” e in particolare la tabella 7 allegata al medesimo decreto relativa al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell’economia e delle finanze 17 maggio 2018 recante “Criteri generali per favorire il raccordo tra il sistema dell’istruzione professionale e il sistema di istruzione e formazione professionale per il rilascio della qualifica e del diploma professionale quadriennale”, e, in particolare, l’articolo 3. comma l, lettera f);

VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 14 novembre 2018 n. 721 recante “Criteri e parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche, nonché per la determinazione delle misure nazionali relative alla missione Istruzione Scolastica a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”;

VISTO l’Atto di Indirizzo del 20 dicembre 2018 pro t. n. 55, contenente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per l’anno 2019;

VISTE le Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione (“ET2020”):

VISTA la Risoluzione del Consiglio sull’agenda europea rim1ovata per l’apprendimento degli adulti pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del20 dicembre 2011;

VISTA la Raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell’apprendimento non formale cd informa!e del 20 dicembre 2012;

VISTA la Raccomandazione del Consiglio sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opp01tunità per gli adulti del 19 dicembre 2016

VISTA la Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente:

VISTO il Piano di Attività per l’Innovazione dell’Istruzione degli Adulti (PAIDEIA), promosso dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione dall’a.s. 2014/2015 in applicazione di quanto previsto dall’art. 11, comma 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263;

VISTO il d.d. n. 51 del 27 gennaio 2015 e s.m.i. con il quale la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e il sistema nazionale di istruzione ha istituito il Gruppo di lavoro nazionale PAIDEIA con il compito di sostenere la realizzazione del suddetto Piano ed il relativo monitoraggio;

VISTO il d.d. n. 1359 del 7 dicembre 2016 con il quale, a seguito dell’espletamento delle procedure di cui all’avviso allegato al d.d. 1042 del 12 ottobre 2016, sono stati individuati, fra l’altro, i CPIA Centri Regionali di Ricerca Sperimentazione e Sviluppo per l’istruzione degli adulti (CPIA­ CRRS&S) di cui all’articolo 28, comma 2, lettera b) del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del l settembre 2016, n. 663;

VISTO il d.d. n. prot. 86 del 21 giugno 2018 con il quale l’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata ha istituito, ai sensi dell’articolo 3, comma 3 del d.d. 1538 del 27 dicembre 2017, il Centro regionale di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo per l’istruzione degli adulti presso il CPIA di Potenza;

VISTO il Piano Nazionale Triennale della Ricerca approvato dai CPIA-CRS&S in occasione della IV Assemblea della Rete Nazionale dei CPIA-CRRSeS e trasmesso dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione agli Uffici Scolastici Regionali con la nota prot. n. l 0287 del 22 giugno 2018;

CONSIDERATO il Piano Operativo Nazionale della Ricerca approvato dai CPIA-CRS&S in occasione della V Assemblea della Rete Nazionale dei CPIA-CRRSeS e trasmesso alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione;

CONSIDERATO il Piano Nazionale di Garanzia delle Competenze della popolazione adulta. di cui al Rapporto, redatto ai sensi del Punto 16 della Raccomandazione del Consiglio del 19 dicembre 2016 (20 16/C 484/01 ). Implementazione in Italia della Raccomandazione del Consiglio “Percorsi di miglioramento de/livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti”;

CONSIDERATO il Piano di Attività per l ‘Innovazione dell’istruzione degli Adulti (P.A.LDE.I.A.) promosso dall’a.s. 2014/2015 dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione per realizzare le misure nazionali di sistema per l’aggiornamento dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario dei Centri, in applicazione dell’articolo 11, comma 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263;

CONSIDERATO il Progetto nazionale “… Verso un Piano nazionale per l ‘Educazione Finanziaria degli adulti (EDUFIN_CPIA)”, promosso dall’a.s. 2016/2017 dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, per favorire l’avvio graduale negli ordinamenti dei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello di competenze, conoscenze e abilità relative all’alfabetizzazione ed educazione finanziaria nella prospettiva delineata dalla legge 17 febbraio 2017, n. 15 (art.24 bis);

VISTE le adesioni dei CPIA al Progetto EDUFIN_CPIA per l’a.s. 20 l 8-2019, comunicate dagli Uffici Scolastici Regionali in risposta alla nota della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e il sistema nazionale di istruzione prot. n. 18171 del 23 ottobre 2018;

VISTO l’articolo 4 del citato decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 14 novembre 2018 n. 721, che al comma l destina complessivamente euro 1.000.000,00 ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263, come disciplinati dalle Linee Guida emanate con il decreto 12 marzo 2015 del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;

CONSIDERATO che il comma 3 del suddetto articolo 4 del citato decreto 721/18 prevede che con decreto del Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione sono definite le specifiche tecniche per la realizzazione delle attività di cui al comma 2 e la ripartizione fra i CPIA delle somme di cui al comma 2 del suddetto art. 4;

CONSIDERATA la nota della Direzione generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica, acquisita dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione con prot. n. 2190 del 06 febbraio 2018, in risposta alla nota della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione prot. n. 20516 del 1 O dicembre 2018

DECRETA

Art. l
(Oggetro)

Il presente decreto definisce, ai sensi dell’articolo 4, comma 3 del decreto del Ministro dell’istruzione, de!l’università e della ricerca 14 novembre 2018 n. 721 le specifiche tecniche delle attività di cui all’art. 4, comma 2 lettera a) (art. 2), lettera b) (art. 3) e lettera c) (art. 4) e il riparto delle somme (art. 5) destinate ai CPIA per la realizzazione delle suddette attività finalizzate ad innalzare i livelli di istruzione della popolazione adulta e a potenziarne le competenze, nonché a contribuire a ridurre la dispersione scolastica di cui ali’Atto di indirizzo del Ministro del!’istruzione citato in premessa.

Art. 2
(Specifiche tecniche per il potenziamento in ciascuna regione dei centri regionali di ricerca, sperimentazione e sviluppo per l’istruzione degli adulti)

l. Le risorse di cui all’art. 4, comma 2, lettera a) del DM 721/18, come ripartite nella tabella A (allegato l) facente parte integrante del presente decreto, sono finalizzate al potenziamento in ciascuna regione dei Centri regionali di ricerca, sperimentazione e sviluppo per l’istruzione degli adulti (CRRS&S), di cui all’articolo 28, comma 3, lettera b) del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca l settembre 2016, n. 663; istituiti ai sensi dei DD citati in premessa;

2. Le risorse di cui al comma precedente sono destinate alla prosecuzione delle attività di ricerca in materia di istruzione degli adulti – anche ai fini di un perfezionamento dei prodotti già realizzati e di una loro diffusione anche on line in appositi “Quaderni della Ricerca” dei CRRS&S- con particolare riferimento a quanto previsto nei successivi commi 3 e 5.

3. Le risorse di cui alla colonna a) della suddetta tabella A sono destinate alla prosecuzione delle attività di ricerca in materia di istruzione degli adulti con particolare riferimento all’elaborazione di contributi e approfondimenti utili alla definizione degli standard delle reti territoriali per l’apprendimento pem1anente (RETAP) di cui alla legge 28 giugno 2012, n. 92

4. Le attività di cui al precedente comma 3 sono finalizzate, in particolare, alla definizione di un modello organizzativo delle RETAP che tiene conto degli indicatori puntualmente elencati al paragrafo 2.2 dell’Accordo in Conferenza Unificata del 10 luglio 2014; le attività sono condotte in collaborazione con gli “attori” e le “leve strategiche”, di cui all’Accordo medesimo, individuati d’intesa con il Gruppo di Lavoro Regionale PAIDEIA, costituito ai sensi delle note DGOSV prot. n. 6472118 e prot. n. 18171118.

5. Le risorse di cui alla colonna b) della suddetta tabella A sono destinate alla prosecuzione delle attività di ricerca in materia di istruzione degli adulti con particolare riferimento all’elaborazione di contributi e approfondimenti utili alla definizione degli assetti organizzativi e didattici di “percorsi di istruzione integrati”, finalizzati a far conseguire, anche in apprendistato, una qualifica e/o un diploma professionale nella prospettiva di un proseguimento nella formazione di livello terziario.

6. Le attività di cui al precedente comma 5 sono finalizzate, in particolare, alla progettazione e realizzazione in ciascun territorio dei “percorsi di istruzione integrati” indicati nel suddetto comma, destinati agli adulti iscritti ai percorsi di istruzione, di cui al DPR 263/12, ivi compresi gli adulti detenuti presso gli istituti penitenziari ed i minori e giovani adulti in carico ai Servizi Minorili della Giustizia.

7. Le attività di cui ai commi precedenti sono realizzate in coerenza con il Piano Nazionale Triennale della Ricerca (PNTR). il Piano Operativo Nazionale della Ricerca (PONR) e il Piano Nazionale di Garanzia delle Competenze della popolazione adulta, citati in premessa; inoltre, le attività di cui al comma 3 tengono conto dell’Accordo in Conferenza Unificata del l O luglio 2014, quelle di cui al comma 5 tengono conto del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 e del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell’economia e delle finanze 17 maggio 2018.

8. I CPIA-CRRS&S di cui al precedente comma 1 svolgono le attività indicate nei precedenti commi in rete con i CPIA del tenitorio di riferimento ed in raccordo con la Rete nazionale dei Centri Regionali di ricerca, sperimentazione e sviluppo, citata in premessa, tenuto conto delle indicazioni condivise con ìl citato Gruppo Nazionale PAIDEIA.

9. I CPIA-CRRS&S devono essere:
a. coordinati da un comitato tecnico-scientifico individuato nell’ambito della rete dei CPIA che vede la partecipazione di almeno uno tra i seguenti soggetti:
– una Università o un Dipartimento Universitario;
– un centro di ricerca;
– un Polo tecnico-professionale;
– un rappresentante dei Tavoli Tecnici, di cui al punto 3.7 delle Linee Guida dì cui al DI 12 marzo 2015;
– un rappresentante USR;
b. strutturati secondo un piano di attività di RS&S articolato in fasi, attività. tempi, modalità e strumenti, in cui vengono indicati, tra l’altro, le modalità di validazione e di diffusione a livello regionale;
c. dotati di congrue risorse logistiche, strumentali e professionali. IVI comprese quelle dell’organico dell’autonomia;
d. monitorati dall’USR competente anche ai fini di quanto previsto dall’art. 19 del DM 721/18, tenendo conto delle indicazioni condivise con il citato Gruppo Nazionale PAIDEIA.

Art. 3
(Specifiche tecniche per la promozione del!’educazione finanziaria per gli adulti, attraverso la prosecuzione delle attività relative al progetto EDUFIN-CPIA)

1. Le risorse di cui all’art. 4, comma 2, lettera b) del DM 721/18, come ripartite nella tabella B (allegato 2) facente parte integrante del presente decreto, sono finalizzate alla promozione dell’educazione finanziaria per gli adulti attraverso la prosecuzione delle attività relative al Progetto EDUFIN-CPIA in attuazione della “Strategia nazionale per l’educazione finanziaria. assicurativa e previdenziale”.

2. Le risorse di cui al precedente comma 1 sono destinate ai CPIA aderenti al Progetto EDUFIN­ CPIA nell’a.s. 2018/2019, come comunicati dai rispettivi Uffici Scolastici Regionali in risposta alla nota DGOSV prot. n. 18171 del23 ottobre 2018.

3. Le suddette risorse sono utilizzate dai CPIA di cui al precedente comma 2, anche in rete. in raccordo con il citato Gruppo di lavoro regionale PAIDEIA, tenuto conto delle indicazioni del citato Gruppo Nazionale PAIDEIA.

4. Le suddette risorse sono utilizzate per la progettazione, l’erogazione e il monitoraggio di non più di due percorsi di alfabetizzazione finanziaria per ciascun CPIA rivolti esclusivamente agli adulti iscritti al secondo periodo didattico del primo livello, ivi compresi gli adulti detenuti presso gli istituti penitenziari e i minori e giovani adulti in carico ai servizi minorili della giustizia, realizzato secondo quanto previsto nelle apposite Linee guida elaborate dal citato Gruppo Nazionale PAIDEIA e trasmesse agli UUSSRR.

5. Laddove disponibili, le risorse residue possono essere, altresì, utilizzate per realizzare:

a) percorsi di alfabetizzazione finanziaria, realizzati secondo le citate Linee guida, nell’ambito delle attività di ampliamento dell’offerta formativa destinati agli adulti iscritti, anche negli istituti penitenziari, ad altre tipologie di percorsi di istruzione (percorsi di primo livello-primo periodo didattico e/o percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e/o percorsi di secondo livello), o ai percorsi di istruzione in raccordo con i percorsi di formazione professionale (percorsi dì formazione continua, percorsi di Ifp, percorsi di formazione professionale, ecc…) finalizzati all’acquisizione di specifiche qualifiche professionali, anche in continuità con i percorsi già realizzati nell’a.s. 2017/2018;
b) percorsi di alfabetizzazione finanziaria, realizzati secondo le citate Linee guida, destinati ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, finalizzati all’acquisizione di conoscenze e competenze spendibili sia a livello professionale che personale e familiare, anche in continuità con i percorsi già realizzati nell’a.s. 2017/2018;
c) attività di comunicazione e diffusione del progetto, anche in rete, in relazione alle iniziative nazionali di promozione dell’educazione finanziaria, anche in continuità con le attività già realizzate nell’a.s. 2017/2018:

6. Il monitoraggio delle attività di cui al presente articolo sarà svolto dall’USR competente anche ai fini di quanto previsto dall’art. 19 del DM 721118. tenendo conto delle indicazioni condivise con il citato Gruppo Nazionale PAIDEIA.

Art. 4
(Specifiche tecniche per l ‘implementazione del riassetto educativo e didattico dell’istruzione degli adulti)

1. Le risorse di cui all’art. 4. comma 2, lettera c) del DM 721118, come ripartite nella tabella C (allegato 3) facente parte integrante del presente decreto, sono destinate ai CPIA per la realizzazione di attività finalizzate all’implementazione del riassetto educativo e didattico dell’istruzione degli adulti, definito dal decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263 e disciplinato dalle Linee guida adottate con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 12 marzo 2015.

2. Le risorse di cui alla colonna a) della suddetta tabella C sono destinate alla progettazione e realizzazione di ‘”percorsi di garanzia delle competenze” destinati prioritariamente agli adulti iscritti ai percorsi di istruzione. di cui al DPR 263/12, ivi compresi gli adulti detenuti presso gli istituti penitenziari e i minori e giovani adulti in carico ai Servizi Minorili della Giustizia, finalizzati all’acquisizione delle competenze di base linguistiche e digitali, delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, delle competenze chiave di cittadinanza, nonché delle competenze previste dall’Agenda 2030 (pensiero creativo, pensiero critico, ecc.), tenuto conto di quanto previsto dalla Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018.

3. Le risorse dì cui alla colonna b) della suddetta tabella C sono rivolte alla piena applicazione ai percorsi di istruzione per gli adulti degli strumenti di flessibilità di cui all’art. 4, comma 9 del DPR 263/12 e, in particolare, della fruizione a distanza e finalizzate, prioritariamente, alla progettazione e realizzazione di unità di apprendimento da fruire a distanza e/o al!’attivazione di un’aula AGORA., tenendo conto delle previsioni normative di cui al punto 5.3 delle Linee guida adottate con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 12 marzo 2015.

4. Le risorse di cui ai precedenti commi sono utilizzate dai CPIA in raccordo con il citato Gruppo di lavoro regionale PAlDElA, tenuto conto delle indicazioni del Gruppo Nazionale PAIDEIA citato in premessa.

5. Il monitoraggio delle iniziative di cui al presente articolo sarà svolto dall’USR competente anche ai fini di quanto previsto dall’art. 19 del DM 721118, tenendo conto delle indicazioni condivise con il citato Gruppo Nazionale PAIDEIA.

Art. 5
(Riparto dei fondi)

1. Alla realizzazione delle attività di cui all’art. 2 del pre ente decreto sono destinati, come indicato dall’articolo 4, comma 2, lettera a) del DM 721/2018. complessivamente euro 500.000. La suddetta somma è destinata per una quota di complessivi 250.000 euro alle attività di cui al comma 3 dell’articolo 2 del presente decreto; la restante quota di 250.000 euro è destinata alle attività di cui al comma 5 dell’articolo 2 del presente decreto.

2. Alla realizzazione delle iniziative di cui ali’art. 3 del presente decreto sono destinati, come indicato dall’articolo 4, comma 2, lettera b) del DM 721/2018, complessivamente euro 250.000.

3. Alla realizzazione delle interventi di cui all’art. 4 del presente decreto sono destinati, come indicato dall’articolo 4, comma 2, lettera c) del DM 72112018, complessivamente euro 250.000. La suddetta somma è destinata per una quota di complessivi 125.000 euro alle attività di cui al comma 2 dell’articolo 4 del presente decreto; la restante quota di 125.000 euro è destinata alle attività di cui al comma 3 dell’articolo 4 del presente decreto.

4. Le risorse di cui al precedente comma 1 sono ripartite a livello regionale in proporzione al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione nel relativo territorio rispetto al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione nel territorio nazionale, come risultanti dall’Anagrafe nazionale degli studenti, e destinate al CPIA “Centro regionale di ricerca, sperimentazione e sviluppo” attivo nel territorio regionale. Le risorse sono ripartite secondo la tabella A allegata al presente decreto (allegato l) secondo le quote parte di cui alle colonne a) e b) della tabella medesima.

5. Le risorse di cui al precedente comma 2 sono destinate ai CPIA aderenti al Progetto EDUFIN­ CPIA in proporzione al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione presso ciascun CPIA (unità amministrativa) aderente al progetto rispetto al numero totale di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione presso tutti i CPIA (unità amministrativa) aderenti al progetto, come risultanti dall’Anagrafe nazionale degli studenti. Le risorse sono ripartite secondo la tabella B allegata al presente decreto (allegato 2).

6. Le risorse di cui al precedente comma 3 sono ripartite a livello regionale in proporzione al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione nel relativo territorio rispetto al numero di adulti iscritti e frequentanti i percorsi di istruzione nel territorio nazionale, come risultanti dall’Anagrafe nazionale degli studenti, e destinate in misura uguale a tutti i CPIA del medesimo territorio regionale. Le risorse sono ripartite secondo la tabella C allegata al presente decreto (allegato 3) secondo le quote parte di cui alle colonne a) e b) della tabella medesima.

7. La gestione, il finanziamento e la rendicontazione delle suddette risorse sono condotti secondo le modalità di cui all’art. 18 del DM 721/2018.

IL DIRETTORE GENERALE
Maria Assunta Palermo

VEDI TABELLA ALLEGATA