La riapertura di nidi e scuole infanzia

da Scuola7.it   

Prerequisito di base: condizioni di sicurezza e prevenzione garantite
La necessità di garantire condizioni di prevenzione e sicurezza per adulti e bambini all’interno dei servizi educativi 0-3 anni e nelle scuole d’infanzia di qualunque tipologia di gestione (statale, comunale e privata autorizzata e/o paritaria) può essere realizzata (secondo le indicazioni più aggiornate del CTS) attraverso:

– un’adeguata organizzazione degli spazi complessivamente disponibili plesso per plesso;

– un’adeguata dotazione di DPI idonei (solo per gli adulti, non per i bambini), N.B. va considerata la diversificazione dei DPI previsti ad oggi nel Piano nazionale scuola

(combinazione canonica mascherina (chirurgiche o Fpp2) + visiera leggera, prevedendo anche la possibilità della combinazione mascherina + occhiali protettivi (odontoiatria, estetisti, ecc.), previa verifica di idoneità presso le competenti autorità sanitarie;

– modalità adeguate di utilizzo degli spazi (dormitori e mensa compresi);

– modalità adeguate di igienizzazione degli spazi e dei materiali,

senza richiedere l’introduzione di norme specifiche sul distanziamento, in considerazione dell’età dei bambini, fatta salva la verifica dell’andamento epidemiologico a fine agosto e in corso d’anno a livello locale, regionale e nazionale (vedi Piano scuola 2020/21 pag. 11-12-13-17).

Obiettivo politico programmatico nazionale
Le linee guida per la riapertura a settembre dei servizi relativi al sistema nazionale di educazione e istruzione di cui al Dlgs 65/2917 dovrebbero indicare un obiettivo di carattere politico programmatico di ordine generale come cornice di riferimento dentro la quale devono trovare coerente sviluppo le scelte attuative a livello di singole regioni, diverse tipologie di gestione dei servizi educativi e delle scuole d’infanzia, dei singoli soggetti gestori

Servizi educativi 0-3 (nido e altre tipologie)

A) Garantire offerta di servizio (= numero posti e iscritti) preesistente nell’a.s. 2019/20 per le sezioni medi e grandi (bambini con 12 mesi di età a settembre)

B) Per i bambini da 0 a 12 mesi (sezioni lattanti e piccoli) garantire sviluppo di servizi alternativi e complementari (servizi educativi domiciliari con affido e relativi bonus con approvazione rapida del family act, sviluppo dei congedi parentali e altre opportunità di conciliazione) nel sistema integrato di servizi e interventi di sostegno alla genitorialità (servizi senza affido in combinazione con bonus e congedi a attività dei centri per le famiglie).

Scuole infanzia del sistema nazionale di istruzione

Garantire offerta di servizio (=numero di posti e iscritti) preesistente nell’a.s. 2019/20 in tutte le tipologie di gestione (statale e paritaria – comunale e privata)

Definizione di standard di servizio min e max con possibilità di adattamenti
Ipotesi di definizione di un range standard di servizio (= orario di funzionamento) per le scuole d’infanzia di qualunque tipologia di gestione (statale compresa) fra un minimo e un massimo da indicare per a.s. 2020/21:

Servizi educativi 0-3 anni

minimo: garantire a risorse invariate non meno di 6 ore giornaliere (compreso mensa es. 8-14),

massimo: garantire a risorse invariate non più di 8 ore giornaliere (comprese orari di ingresso e uscita flessibili es. 8-16) con possibilità di servizi integrativi da attivare a richiesta solo per chi ne ha bisogno, con opportuni accorgimenti per garantire stabilità dei gruppi (riorganizzazione dei raggruppamenti/sezione a questo scopo?)

Scuole d’infanzia

minimo: garantire a risorse invariate non meno di 6 ore giornaliere (compreso mensa es. 8-14),

massimo: garantire a risorse invariate non più di 8 ore giornaliere (comprese orari di ingresso e uscita flessibili es. 8-16) con possibilità di servizi integrativi da attivare a richiesta solo per chi ne ha bisogno con opportuni accorgimenti per garantire stabilità dei gruppi (riorganizzazione dei raggruppamenti/sezione a questo scopo?)

Definizione di standard organizzativi min e max con possibilità di adattamenti
Servizi educativi 0-3 anni:

– bolla = sezione/reparto (o nido in relazione al dimensionamento più o meno ampio)

– rapporto numerico 1: 6 o 1:7 (media fra le diverse legislazioni regionali di settore su reparti medi e grandi costruita in via transitoria su età rapporto numerico reparto medi) e 1: 10 nelle sezioni primavera e nelle sezioni di scuola infanzia con bambini anticipatari

– mensa e dormitori: Il dormitorio va garantito comunque per i medi e grandi con opportuni accorgimenti; la soglia di 12 mesi in ingresso a settembre garantisce anche nel caso la possibilità di produrre il pasto all’esterno e di adottare regole simili a quelle delle scuole d’infanzia, se necessario. Per il pasto valgono comunque anche indicazioni Piano nazionale.

– Utilizzo degli spazi per le attività educative e didattiche (vedi Piano nazionale scuola pagg. 11-12). La gestione degli spazi può se necessario prevedere un utilizzo diverso degli spazi attualmente disponibili, tenendo conto comunque che spazi aggiuntivi esterni possono anche non essere presenti in alcuni casi.

Scuole d’infanzia

– bolla = sezione (o plesso? In relazione al dimensionamento del plesso più o meno ampio)

– rapporto numerico:

a) 1: 10 (sezioni scuola infanzia con 5 anticipi come da norma vigente e nelle sezioni primavera)

b) 1:12 (sottogruppi funzionali nelle sezioni ordinarie)

– mensa e dormitori: Il dormitorio va garantito se l’orario è di 8 ore con opportuni accorgimenti; per la mensa valgono le indicazioni del Piano Nazionale pag .13.

– Utilizzo degli spazi per le attività educative e didattiche vedi Piano nazionale scuola pagg. 11-12. La gestione degli spazi può se necessario prevedere un utilizzo diverso degli spazi attualmente disponibili, tenuto conto che mediamente in ogni scuola quelli manovrabili sono solo quelli dedicati al riposo pomeridiano (meno frequenti quelli dedicati alla mensa) e che spazi aggiuntivi esterni possono anche non essere presenti in alcuni casi.

– Personale insegnante a tempo determinato (supplenti) e figure specialistiche: insegnanti di sostegno, insegnanti ERC, educatori su handicap, psicomotricisti e simili, tirocinanti corsi di laurea scienze formazione primaria e nido: occorre una riflessione ad hoc per garantire la prosecuzione delle attività in condizioni di sicurezza.

Risorse aggiuntive
È necessario garantire l’attuazione delle indicazioni previste nella CM n. 404 /2018 del Miur in tutte le Regioni e Usr in ordine alla governance territoriale, dell’offerta di servizio, dell’offerta formativa, coordinamento pedagogico

È necessaria una quantificazione su scala nazionale (con criteri di distribuzione su scala regionale, da accantonare presso??) per necessità conclamate e non altrimenti risolvibili di dotazione organica di educatori, insegnanti e (soprattutto) di servizi ausiliari

È necessario prevedere misure diversificate per tipologia di gestione dei servizi educativi 0-3 e delle scuole d’infanzia delle risorse aggiuntive individuate.

È necessario adottare precisi e provvedimenti amministrativi attuativi (semplificazione delle richieste motivate e tempestività con rendiconto a posteriori:

Per scuole d’infanzia statali:

a) incremento organico potenziato da distribuire a USR da quantificare numero complessivo su scala nazionale secondo la possibilità effettiva da un minimo di 1 unità per istituto comprensivo con scuole infanzia a un massimo di 1 unità per plesso);

b) possibilità di aumento dell’orario settimanale da 25 a 30 ore con adeguamento salariale in base ai CCNL vigenti (ore aggiuntive) e possibilità di reversibilità garantita su a.s. seguente ad emergenza conclusa;

c) utilizzo di laureandi in caso di carenza di insegnanti abilitati.

Scuole d’infanzia paritarie degli enti locali e di soggetti gestori privati:

– incremento straordinario fondi ex lege 62/2000 da quantificare es. adottare parametro in uso per le scuole primarie sia per le sezioni che per bambini disabili,

– sospensione limiti di spesa per incarichi a tempo determinato a carico degli enti locali e proroga in deroga delle graduatorie triennali per le supplenze, laddove scadute o in scadenza,

– confermare possibilità di utilizzo educatori di nido laureati per enti locali e Fism, e/o di laureandi in caso di carenza di insegnanti abilitati

Servizi educativi 0-3 dei comuni e di soggetti gestori privati

– valutazione di un incremento straordinario del fondo previsto nell’ambito del Piano nazionale 0-6. Per es. reiterando per esercizio/legge di bilancio 2021, cioè a copertura di maggiori spese future di gestione, il provvedimento adottato per la copertura delle mancate entrate nel periodo del lock down) nella conversione in legge del dl 34/2020

– adozione a livello di singole regioni di provvedimenti finalizzati al calmieramento delle tariffe nei servizi educativi 0-3 pubblici e privati autorizzati e convenzionati (vedi progetto al nido con la regione della Emilia Romagna e progetto simile della Regione Lombardia)

– accelerazione iter approvazione DL Family act e conferma transitoria dei bonus nido e bonus baby sitter.

Per una definizione operativa del protocollo pedagogico
La relazione fondante resta quella educativa ordinaria con una responsabilità (competente e consapevole) aggiuntiva sia nei confronti dei bambini che delle famiglie. Necessità a questo proposito di formazione e supporto psicopedagogico garantiti in tutte le tipologie di gestione in presenza e/o a distanza, tenendo conto della gestione di aspetti problematici eventuali e prevedibili come lo stress post traumatico, il sostegno alla genitorialità, con una attenzione specifica, laddove necessario supportata da funzioni specialistiche, per le fasce più fragili e/o con problematiche specifiche (bambini disabili e bambini con nazionalità diversa da quella italiana, bambini con bisogni educativi speciali, disagio sociale, ecc.).

Condizione di sicurezza (dei gruppi e degli spazi, delle relazioni) è qualcosa di diverso da clausura

Questo aspetto vale sia nello scenario “semaforo verde” (zero rischi contagio), ma anche in “scenario semaforo giallo” con evidentemente una maggiore rigidità necessaria rispetto a soluzioni previste in scenario verde. Sono in questo senso sono ipotizzabili variabilità di scenario nel tempo e nello spazio (= diversificazioni territoriali). In ogni caso la scuola (nido compreso) resta scuola tout court (= ambiente di vita, relazione e apprendimento) anche adesso (non scuola in ospedale, non collegio, caserma orfanotrofio, ecc.) Opportunità di una considerazione flessibile del concetto di gruppi (stabili piuttosto che fissi alla lettera), spazi e materiali (privilegiati e dedicati piuttosto che ad uso esclusivo, con le accortezze per la igienizzazione del caso). Opportunità di un potenziamento del servizio di pediatria territoriale a servizio dei nidi e delle scuole infanzia.

Gabriele Ventura