Diffida UDIR sulla sicurezza sismica

Sta provocando reazioni importanti la recente sentenza 190/2018 della Cassazione. 

Come noto, la sentenza ha effettuato una lettura molto discussa nella normativa ed ha portato alla chiusura di un edificio il cui livello di rischio era assolutamente trascurabile.

Prendendo spunto da tale episodio, Udir-Confedir ha predisposto un “modello di diffida”, riportato a seguire, rivolto non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai relativi Prefetti, “a salvaguardia e tutela” secondo il sindacati “di quei Dirigenti che, individuati come titolari delle attività scolastiche, hanno il preciso compito di valutare tutti i rischi tra cui quello sismico”.

Marcello Pacifico, presidente Udir, ha dichiarato: “I capi d’istituto non possono farsi carico di errori non propri. In presenza di rischi, la scuola deve chiudere. Lo dicono i giudici, senza se e senza ma. E, siccome secondo il nostro centro studi non esiste scuola sicura, soprattutto perché la metà degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1971, diciamo: niente indugi, a costo di negare un servizio pubblico, certe scuola chiudano pure. Anche perché la stessa giustizia non fa sconti”.

 


a seguire il modello UDIR


LOGO SCUOLA

Al Proprietario dell’Immobile Scolastico

Al Sig. Prefetto della Provincia di _______________

Prot. N. _____ del ________

Oggetto: Diffida e richiesta inibizione immediata per mancata valutazione del rischio sismico e relativa classificazione dell’indice di vulnerabilità sismica strutturale

La sottoscritta __________________________ nella sua qualità di dirigente scolastico/datore di lavoro nonché titolare dell’attività scolastica, così come sancito dall’art. 2 del D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii., in vigenza degli obblighi di cui all’art. 1 del R.D. 18 giugno 1931 n. 773 per la tutela della sicurezza e la salvaguardia dell’incolumità della vita umana dell’utenza della scuola ____________________ relativamente al plesso di via _______ denominato _________ destinato ad attività scolastica, evidenzia la forte problematicità legata alla sicurezza dei locali in riferimento ai necessari ed indifferibili provvedimenti in merito all’assenza di:

– Tutte le certificazioni di conformità, agibilità, ecc.;

– Condizioni microclimatiche e di ergonomia che mirano all’invivibilità dei luoghi di lavoro;

– Mancanza di Classificazione sismica del manufatto e redazione del relativo indice di vulnerabilità sulla base della classificazione sismica nazionale.

Si precisa inoltre che:

– L’edificio anche se ricadente in zone sismica a basso rischio, alla luce della recente sentenza 190/2018 della sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione deve a parere dello scrivente essere inibito alle attività didattiche per la salvaguardia dell’incolumità della vita umana;

In base alla copiosa corrispondenza epistolare intercorsa tra la scrivente e l’ufficio preposto del proprietario dell’immobile , la scrivente ha messo in campo tutto quanto era nelle sue competenze e nelle sue possibilità, e non potendo garantire minimi standard di sicurezza ai propri lavoratori,

DIFFIDA

Il proprietario dell’immobile alla messa in sicurezza sismica del plesso di cui in oggetto in cui a parere della scrivente non vi sono le idonee condizioni di salute e di sicurezza e non potendo inoltre interrompere il pubblico servizio scolastico statale , chiede alla S.V. di intervenire congiuntamente all’ente locale proprietario dell’immobile affinché, nel rispetto costituzione sancito del diritto allo studio, vengano perentoriamente rispettati i minimi parametri normativi di sicurezza sismica, ai sensi del D.lgs. 81/2008 e delle vigenti NTC 2008 e delle prossime NTC 2018.

Pertanto

CHIEDE

alla luce di quanto detto un incontro istituzionale per rappresentare alla S.V. le criticità sulla sicurezza presenti nel proprio istituto, al fine di condividere le migliori strategie utili e indispensabili a far eseguire al proprietario dell’immobile gli interventi e le azioni indefettibili per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico, per ottenere il rilascio delle relative certificazioni di agibilità e vulnerabilità sismica, alla luce degli obblighi normativi vigenti, nonché se non fosse possibile una nuova e sicura sede per coloro i quali a vario titolo ne fruiscono nell’uso Certa di un vostro pregevole riscontro, si porgono distinti saluti.

Il Dirigente Scolastico