ANCI e UPI sugli organici della scuola

Nota ANCI – UPI 8 APRILE 2009 CONFERENZA UNIFICATA 8.04.09
sullo schema di regolamento recante “Disposizioni per la determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (ATA) delle istituzioni scolastiche ed educative statali, ai sensi dell’art.64, commi 2,3 e 4 lettera e) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n133”.
Si tratta di uno dei Regolamenti previsti dall’art. 64 della legge finanziaria, che stabilisce al comma 2, la revisione dei criteri e parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale ATA, in modo da conseguire nel triennio 2009-2011, una riduzione complessiva del 17% della consistenza numerica rispetto all’anno 2007-08, su cui a suo tempo sia l’Anci che l’Upi hanno espresso un parere negativo.
ANCI e UPI avevano già espresso forti criticità anche sul piano programmatico (confluite poi nel parere negativo da parte dell’Anci e condizionato da parte dell’Upi) predisposto dal MIUR per dare piena attuazione all’art. 64, evidenziando come tale provvedimento fosse improntato esclusivamente su criteri di risparmio e di economia senza tener in nessun conto della qualità del sistema istruzione e senza alcun preventivo confronto con gli Enti locali.
Va inoltre rilevato, che per una compiuta valutazione del regolamento in esame sarebbe stato opportuno attendere gli esiti dell’Intesa del 15 giugno prossimo, che disciplinerà l’attività di dimensionamento della rete scolastica da cui si evinceranno importanti e ulteriori elementi di analisi per una migliore riorganizzazione complessiva del sistema scolastico nonché della sottoscrizione, ormai prossima, dell’intesa sull’attuazione del Titolo V Costituzione in materia di istruzione – Master plan delle azioni.
Pur essendo tuttavia comuni e Province disponibili ad affrontare una giusta opera di razionalizzazione della spesa, la considerevole riduzione di personale ATA prevista dal presente Regolamento suscita grande preoccupazione tra gli enti locali che prevedono una riduzione dell’efficacia dei servizi di vigilanza e sicurezza degli alunni, pulizia dei locali (dove questa non viene appaltata all’esterno) e apertura – chiusura degli edifici scolastici.
Comuni e Province chiedono al riguardo opportune garanzie sul mantenimento di un livello adeguato dei servizi di competenza delle scuole.
Si ritiene opportuno sottolineare che non si potranno far ricadere sugli Enti locali le richieste di servizi non più garantiti dallo Stato.
Anci ed UPI esprimono un apprezzamento per le aperture manifestate dal MIUR in sede di istruttoria tecnica con il recepimento di alcuni emendamenti proposti dalle Regioni e condivisi da Anci ed Upi relativamente alla previsione della “intesa” in sede di Conferenza Unificata in merito alla ripartizione regionale della dotazione organica (art.2, comma 1) ed il coinvolgimento di regioni ed enti locali per la ripartizione della dotazione organica regionale di cui all’art.2, comma 3).
Permangono comunque preoccupazioni per la contrazione dei contingenti del personale previsti dalle tabelle, in ragione della quale Anci ed Upi sottolineano forti dubbi sulla sostenibilità dei servizi assicurati sino ad ora dal personale ATA con i tagli preventivati.
E pertanto ANCI ed UPI ritengono di non poter esprimere un parere positivo.