I comuni chiedono tempo per le indagini sismiche

 Nota Anci, Vulnerabilità sismica, 9 luglio 2018 

ANCI

Roma, 9 Luglio 2018

Dott. Marco Bussetti
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

e p.c.
Dott. Giuseppe Chiné
Capo Gabinetto

Egregio Ministro,

la presente in riferimento all’art. 20-bis del decreto legge n. 8/17, che ha stanziato le risorse per l’effettuazione delle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici nelle zone classificate a rischio sismico 1 e 2 nonché per la progettazione degli eventuali interventi che risulteranno necessari a seguito delle verifiche.

Lo stesso articolo stabilisce che “Entro il 31 agosto 2018 ogni immobile adibito ad uso scolastico situato nelle zone a rischio sismico classificate 1 e 2, con priorità per quelli situati nei comuni compresi negli allegati 1 e 2 al decreto-legge n. 189 del 2016, deve essere sottoposto a verifica di vulnerabilità sismica”.

Gli enti interessati hanno inviato le proprie candidature rispondendo, a partire dal 4 maggio e fino al 5 giugno, all’avviso pubblicato sul sito del ministero.

La procedura prevedeva che, una volta conclusa la selezione, il Ministero avrebbe trasferito la graduatoria delle domande ammissibili al Dipartimento Casa Italia, che avrebbe individuato gli interventi ammessi al finanziamento per la zona 1, autorizzando le verifiche di vulnerabilità sismica e le relative progettazioni, mentre le verifiche di valutazione del rischio sismico e le eventuali progettazioni nella zona 2, saranno finanziate nei limiti delle risorse disponibili.

Dal momento che ad oggi, non è ancora stata resa nota la graduatoria degli enti beneficiari né sono state assegnate le relative risorse, a poco più di un mese e mezzo dal termine del 31 agosto, si chiede di conoscere come gli enti potranno rispettare la scadenza considerando i tempi per affidare gli incarichi e lo svolgimento delle indagini. Si deve poi tener conto che l’importo al momento disponibile, pari a circa 145 milioni di euro, non sarà sufficiente a soddisfare tutte le richieste per questo chiediamo che venga integrato, mentre auspichiamo che il recente provvedimento di chiusura del Dipartimento di Casa Italia non rallenti l’iter di assegnazione di tutte le risorse.

In considerazione di quanto esposto siamo pertanto a richiedere una proroga di almeno 6 mesi del termine del 31 agosto.

Si rappresenta infine, come fatto nella nostra nota dello scorso 26 giugno, la necessità che ai finanziamenti, che se pur incrementati negli ultimi anni e che vedono impegnati anche gli enti locali con risorse proprie sono ancora distanti dal reale fabbisogno, corrispondano comunque provvedimenti di semplificazione delle procedure e riduzione dei tempi che intercorrono tra lo stanziamento delle risorse, l’effettiva assegnazione, la concreta utilizzazione e il termine dei lavori .

Fondamentale inoltre, per ridurre tali tempi, aiutare i comuni, in particolare i piccoli, nella progettazione, costituendo un fondo ad hoc di facile accesso, almeno per il livello di progettazione preliminare.

Confidando in Suo positivo riscontro le invio i più cordiali saluti.

Il Presidente
Antonio Decaro