Veneto: sarà sufficiente l’autocertificazione per avere i libri

 Nella regione Veneto stava per scoppiare un altro caso Lodi. L’assessore all’Istruzione del Veneto, Elena Donazzan, pareva non voler fare un passo indietro sulla decisione di richiedere che la certificazione Isee presentata dalle famiglie non comunitarie fosse corredata da certificazione attestante il possesso di immobili o di redditi all’estero rilasciato dalle autorità del Paese di provenienza (documento non facile da ottenere).

Donazzon aveva dichiarato ai giornalisti: “Il Veneto non si è inventato nessuna norma anti-immigrati ; si limita ad applicare la legislazione nazionale in materia di erogazioni e contributi e chiede ai Comuni di rispettarla. Tutto qui”.

Questa mattina, invece, il Presidente della Regione Luca Zaia afferma che la Regione Veneto “si accontenterà per ora dell’autocertificazione sui redditi all’estero di cittadini extracomunitari per i buoni libro esigendo la documentazione dai consolati sul reddito degli interessati in un secondo tempo. Solo se il cittadino vorrà il muro contro muro, ritenendo di non dover presentare niente – ha aggiunto – non avrà diritto al contributo”.

A chiedere di dare valore all’autocertificazione era stato anche il Pd: “Il bonus libri è un contributo statale che la regione poi gira ai comuni, non sono soldi messi a disposizione dalla Giunta – afferma il capogruppo in regione del Partito Democratico – La regione dia immediata indicazione alle amministrazioni locali affinché tutte le domande vengano accettate con le autocertificazioni”.