Decreti pagamento pasti insegnanti 2019

Decreti direttoriali 16 ottobre 2019, n. 1686 – 1687 – 1694

[Si ricorda che l’Anci ha più volte espresso contrarietà al riconoscimento di un “contributo” per i pasti forniti dai Comuni al personale scolastico statale, in luogo del rimborso dell’intero costo di ogni singolo pasto. Questo viene infatti effettuato in proporzione al numero delle classi che accedono al servizio piuttosto che tenendo conto della platea del personale statale avente diritto alla mensa
Si attesta a 62.776.678,00 mln di euro, l’importo riconosciuto a fronte di una spesa complessiva che l’Anci stima in almeno il doppio, la cui differenza viene sostenuta con risorse proprie dei Comuni. Meno di 2,80 euro il rimborso riconosciuto ai Comuni per ciascun pasto a fronte di un importo medio di circa 6 euro.
L’estensione del tempo pieno nella scuola primaria, a partire da questo anno scolastico, con l’incremento di 2000 classi aggiuntive, comporterà un aggravio di spesa per i Comuni, relativamente al rimborso dei pasti dei 2000 docenti in più, cui vanno ad aggiungersi personale di sostegno e Ata in servizio presso le mense. Criticità già evidenziata dall’Anci.
La questione dell’esiguità del rimborso è stata posta anche all’attenzione della Conferenza Stato-Città ed Unificata dove i ministeri dell’Economia e dell’Istruzione riconoscendo la fondatezza della richiesta dell’Anci, si erano impegnati ad individuare risorse da prevedere nella scorsa Legge di Bilancio.
L’Anci chiederà nuovamente che siano previste risorse nella prossima legge di Bilancio per un importo almeno pari a quello attualmente erogato, ovvero per ulteriori 62 milioni di euro che potrà essere corrisposto anche nell’arco di un triennio.]  VEDI ANCHE TABELLA

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie – Ufficio IX

Decreto direttoriale 16 ottobre 2019, n. 1686
IL DIRETTORE GENERALE
VISTO il R.D. 18 novembre 1923, n. 2440, recante disposizioni sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità dello Stato e successive integrazioni e modificazioni, ed in particolare l’art. 17;
VISTO il Regolamento per l’esecuzione della legge sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato approvato con R.D. 23 maggio 1924, n. 827, ed in particolare l’art. 41, e successive integrazioni e modificazioni;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567 “Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche” e successive modificazioni e integrazioni;
VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59, “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione per la semplificazione amministrativa” ed in particolare l’articolo 21 che consente alla scuola dell’autonomia di interagire da protagonista con le autonomie locali, gli enti pubblici e le associazioni del territorio nonché di perseguire, tramite l’autonomia, la massima flessibilità;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante “Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 1 marzo 2007, n. 21 con il quale sono stati stabiliti criteri e i parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche delle risorse di cui al predetto articolo 1, comma 601 della legge 296/2006;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica” e successive modificazioni, in particolare l’articolo 21, comma 17 che prevede che “nelle more dell’assegnazione delle risorse ai responsabili della gestione da parte dei Ministri, e comunque non oltre sessanta giorni successivi all’entrata in vigore della legge di bilancio, è autorizzata la gestione sulla base delle medesime assegnazioni disposte nell’esercizio precedente”;
VISTO il DI 28 agosto 2018, n. 129 “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107;
VISTA la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante ” “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” e, in particolare, lo stato di previsione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 31 dicembre 2018, recante “Ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e per il triennio 2019-2021”;
VISTO il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 88 del 1° febbraio 2019 con il quale sono state assegnati ai titolari dei Centri di responsabilità amministrativa le risorse finanziarie iscritte nello stato di previsione di questo Ministero per l’anno 2019;
VISTO il Decreto Dipartimentale n. 5 del 13 febbraio 2019 con il quale sono assegnate al Direttore Generale per le risorse umane e finanziarie, in termini di competenza, residui e cassa, le risorse finanziarie iscritte sui capitoli di bilancio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per l’anno 2019;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 98 dell’11 febbraio 2014 con il quale è stato emanato il “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”;
CONSIDERATO che, ai fini gestionali, sul sistema informativo della Ragioneria Generale dello Stato (SIRG), i capitoli di bilancio risultano strutturati in piani gestionali;
VISTO l’articolo 7, comma 41 del decreto legge n. 95/2012, convertito con legge n. 135/2012,che dispone che il contributo che lo Stato riconosce ai Comuni per le spese sostenute per i pasti del personale statale per la mensa, di cui trova iscrizione nel pertinente capitolo dello stato di previsione del MIUR, è pagato direttamente ai Comuni in proporzione al numero di classi che accedono al servizio di mensa scolastica;
RITENUTO opportuno procedere alla ripartizione della somma predetta con riferimento alle classi a tempo pieno (sezioni ad orario normale) della scuola per l’infanzia e primaria e alle classi a tempo prolungato per la scuola secondaria di primo grado, che risultano attivate nel corso dell’anno scolastico concluso nell’anno finanziario, desunte per i vari gradi di istruzione dal Sistema Informativo del MIUR in base all’organico di fatto;
CONSIDERATO il diverso calendario scolastico dei differenti gradi di scuola e la diversa incidenza del personale scolastico tra l’istruzione primaria, secondaria di primo grado e dell’infanzia che può fruire della mensa;
RITENUTO di attribuire in ragione del numero dei giorni del calendario scolastico nei differenti gradi di istruzione per il numero di pasti fruiti dal personale al giorno per classe (2 unità nella scuola dell’infanzia, 1 alla primaria, 1 alla secondaria di primo grado);
PRESO ATTO della Seduta della Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali tenutasi il 30 novembre 2016 che non ha alterato i criteri di ripartizione;
VISTO il DDG di impegno n. 1565 del 27 settembre 2019, atto identificativo Sicoge n. 3641 del 24 settembre 2019, per una somma complessiva pari ad euro 26.877.820,00;
CONSIDERATO necessario procedere al pagamento delle risorse finanziarie per i finanziamenti dovuti alle istituzioni scolastiche, per un importo pari ad euro 26.877.820,00 con imputazione sul capitolo 1179 “Somma da assegnare per il pagamento della mensa scolastica” – (piano gestionale 1), quale contributo dello Stato alle spese di competenza degli enti locali per la mensa scolastica in base all’articolo 7, comma 41 del decreto legge 95/2012, convertito con legge n. 135/2012;
AUTORIZZA
Articolo 1 – L’emissione degli ordini di pagare a favore del Comune di Albino ed altri, quale
contributo dello Stato ai Comuni per le spese del servizio di mensa scolastica per l’anno 2019, per una somma pari ad euro 26.877.820,00 elencato negli atti identificativi Sicoge dal n. 2533 al n. 2541 del 9 ottobre 2019 e dal n. 2588 al n. 2605 del 10 ottobre 2019 , conservato nella banca del sistema informativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Articolo 2 – L’importo di cui all’art. 1 grava sul capitolo 1179 p.g. 1 dello stato di previsione di questo Ministero per l’anno finanziario 2019.
Articolo 3. – Il presente decreto è sottoposto ai controlli di legge
IL DIRETTORE GENERALE Jacopo Greco
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Decreto direttoriale 16 ottobre 2019, n. 1687
IL DIRETTORE GENERALE
VISTO il R.D. 18 novembre 1923, n. 2440, recante disposizioni sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità dello Stato e successive integrazioni e modificazioni, ed in particolare l’art. 17;
VISTO il Regolamento per l’esecuzione della legge sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato approvato con R.D. 23 maggio 1924, n. 827, ed in particolare l’art. 41, e successive integrazioni e modificazioni;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567 “Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche” e successive modificazioni e integrazioni;
VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59, “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione per la semplificazione amministrativa” ed in particolare l’articolo 21 che consente alla scuola dell’autonomia di interagire da protagonista con le autonomie locali, gli enti pubblici e le associazioni del territorio nonché di perseguire, tramite l’autonomia, la massima flessibilità;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante “Norme in materia
di autonomia delle istituzioni scolastiche”;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 1 marzo 2007, n. 21 con il quale sono stati stabiliti criteri e i parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche delle risorse di cui al predetto articolo 1, comma 601 della legge 296/2006;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 98 dell’11 febbraio 2014 con il quale è stato emanato il “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica” e successive modificazioni, in particolare l’articolo 21, comma 17 che prevede che “nelle more dell’assegnazione delle risorse ai responsabili della gestione da parte dei Ministri, e comunque non oltre sessanta giorni successivi all’entrata in vigore della legge di bilancio, è autorizzata la gestione sulla base delle medesime assegnazioni disposte nell’esercizio precedente”;
VISTO il DI 28 agosto 2018, n. 129 “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107;
VISTA la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante ” “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021″ e, in particolare, lo stato di previsione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 31 dicembre 2018, recante “Ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e per il triennio 2019-2021”;
VISTO il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 88 del 1° febbraio 2019 con il quale sono state assegnati ai titolari dei Centri di responsabilità amministrativa le risorse finanziarie iscritte nello stato di previsione di questo Ministero per l’anno 2019;
VISTO il Decreto Dipartimentale n. 5 del 13 febbraio 2019 con il quale sono assegnate al Direttore Generale per le risorse umane e finanziarie, in termini di competenza, residui e cassa, le risorse finanziarie iscritte sui capitoli di bilancio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per l’anno 2019;
CONSIDERATO che, ai fini gestionali, sul sistema informativo della Ragioneria Generale dello Stato (SIRG), i capitoli di bilancio risultano strutturati in piani gestionali;
VISTO l’articolo 7, comma 41 del decreto legge n. 95/2012, convertito con legge n. 135/2012,che dispone che il contributo che lo Stato riconosce ai Comuni per le spese sostenute per i pasti del personale statale per la mensa, di cui trova iscrizione nel pertinente capitolo dello stato di previsione del MIUR, è pagato direttamente ai Comuni in proporzione al numero di classi che accedono al servizio di mensa scolastica;
RITENUTO opportuno procedere alla ripartizione della somma predetta con riferimento alle classi a tempo pieno (sezioni ad orario normale) della scuola per l’infanzia e primaria e alle classi a tempo prolungato per la scuola secondaria di primo grado, che risultano attivate nel corso dell’anno scolastico concluso nell’anno finanziario, desunte per i vari gradi di istruzione dal Sistema Informativo del MIUR in base all’organico di fatto;
CONSIDERATO il diverso calendario scolastico dei differenti gradi di scuola e la diversa incidenza del personale scolastico tra l’istruzione primaria, secondaria di primo grado e dell’infanzia che può fruire della mensa;
RITENUTO di attribuire in ragione del numero dei giorni del calendario scolastico nei differenti gradi di istruzione per il numero di pasti fruiti dal personale al giorno per classe ( 2 unità nella scuola dell’infanzia, 1 alla primaria, 1 alla secondaria di primo grado);
PRESO ATTO della Seduta della Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali tenutasi il 30 novembre 2016 che non ha alterato i criteri di ripartizione;
VISTO il DDG di impegno n. 1567 del 27 settembre 2019, atto identificativo Sicoge n. 3644 del 24 settembre 2019, per una somma complessiva pari ad euro
CONSIDERATO necessario procedere al pagamento delle risorse finanziarie per i finanziamenti dovuti alle istituzioni scolastiche, per un importo pari ad euro 23.264.102,00 con imputazione sul capitolo 1188 “Somma da assegnare per il pagamento della mensa scolastica” – (piano gestionale 1), quale contributo dello Stato alle spese di competenza degli enti locali per la mensa scolastica in base all’articolo 7, comma 41 del decreto legge 95/2012, convertito con legge n. 135/2012;
AUTORIZZA
Articolo 1 – L’emissione degli ordini di pagare a favore del Comune di Pianico ed altri, quale contributo dello Stato ai Comuni per le spese del servizio di mensa scolastica per l’anno 2019, per una somma pari ad euro 23.264.102,00 elencato negli atti identificativi Sicoge dal n. 2617 al n. 2639 del 10 ottobre 2019, conservati nella banca del sistema informativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Articolo 2 – L’importo di cui all’art. 1 grava sul capitolo 1188 p.g. 1 dello stato di previsione di questo Ministero per l’anno finanziario 2019.
Articolo 3. – Il presente decreto è sottoposto ai controlli di legge
IL DIRETTORE GENERALE Jacopo Greco
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Decreto direttoriale 16 ottobre 2019, n. 1694
IL DIRETTORE GENERALE
VISTO il R.D. 18 novembre 1923, n. 2440, recante disposizioni sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità dello Stato e successive integrazioni e modificazioni, ed in particolare l’art. 17;
VISTO il Regolamento per l’esecuzione della legge sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato approvato con R.D. 23 maggio 1924, n. 827, ed in particolare l’art. 41, e successive integrazioni e modificazioni;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567 “Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche” e successive modificazioni e integrazioni;
VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59, “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione per la semplificazione amministrativa” ed in particolare l’articolo 21 che consente alla scuola dell’autonomia di interagire da protagonista con le autonomie locali, gli enti pubblici e le associazioni del territorio nonché di perseguire, tramite l’autonomia, la massima flessibilità;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante “Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 1 marzo 2007, n. 21 con il quale sono stati stabiliti criteri e i parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche delle risorse di cui al predetto articolo 1, comma 601 della legge 296/2006;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica” e successive modificazioni, in particolare l’articolo 21, comma 17 che prevede che “nelle more dell’assegnazione delle risorse ai responsabili della gestione da parte dei Ministri, e comunque non oltre sessanta giorni successivi all’entrata in vigore della legge di bilancio, è autorizzata la gestione sulla base delle medesime assegnazioni disposte nell’esercizio precedente”;
VISTO il DI 28 agosto 2018, n. 129 “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107;
VISTA la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante ” “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” e, in particolare, lo stato di previsione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 31 dicembre 2018, recante “Ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e per il triennio 2019-2021”;
VISTO il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 88 del 1° febbraio 2019 con il quale sono state assegnati ai titolari dei Centri di responsabilità amministrativa le risorse finanziarie iscritte nello stato di previsione di questo Ministero per l’anno 2019;
VISTO il Decreto Dipartimentale n. 5 del 13 febbraio 2019 con il quale sono assegnate al Direttore Generale per le risorse umane e finanziarie, in termini di competenza, residui e cassa, le risorse finanziarie iscritte sui capitoli di bilancio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per l’anno 2019;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 98 dell’11 febbraio 2014 con il quale è stato emanato il “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”;
CONSIDERATO che, ai fini gestionali, sul sistema informativo della Ragioneria Generale dello Stato (SIRG), i capitoli di bilancio risultano strutturati in piani gestionali;
VISTO l’articolo 7, comma 41 del decreto legge n. 95/2012, convertito con legge n. 135/2012,che dispone che il contributo che lo Stato riconosce ai Comuni per le spese sostenute per i pasti del personale statale per la mensa, di cui trova iscrizione nel pertinente capitolo dello stato di previsione del MIUR, è pagato direttamente ai Comuni in proporzione al numero di classi che accedono al servizio di mensa scolastica;
RITENUTO opportuno procedere alla ripartizione della somma predetta con riferimento alle classi a tempo pieno (sezioni ad orario normale) della scuola per l’infanzia e primaria e alle classi a tempo prolungato per la scuola secondaria di primo grado, che risultano attivate nel corso dell’anno scolastico concluso nell’anno finanziario, desunte per i vari gradi di istruzione dal Sistema Informativo del MIUR in base all’organico di fatto;
CONSIDERATO il diverso calendario scolastico dei differenti gradi di scuola e la diversa incidenza del personale scolastico tra l’istruzione primaria, secondaria di primo grado e dell’infanzia che può fruire della mensa;
RITENUTO di attribuire in ragione del numero dei giorni del calendario scolastico nei differenti gradi di istruzione per il numero di pasti fruiti dal personale al giorno per classe ( 2 unità nella scuola dell’infanzia, 1 alla primaria, 1 alla secondaria di primo grado);
PRESO ATTO della Seduta della Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali tenutasi il 30 novembre 2016 che non ha alterato i criteri di ripartizione;
VISTO il DDG di impegno n. 1566 del 27 settembre 2019, atto identificativo Sicoge n. 3643 del 24 settembre 2019, per una somma complessiva pari ad euro 12.634.756,00;
CONSIDERATO necessario procedere al pagamento delle risorse finanziarie per i finanziamenti dovuti alle istituzioni scolastiche, per un importo pari ad euro 12.634.756,00 con imputazione sul capitolo 1183 “Somma da assegnare per il pagamento della mensa scolastica” – (piano gestionale 1), quale contributo dello Stato alle spese di competenza degli enti locali per la mensa scolastica in base all’articolo 7, comma 41 del decreto legge 95/2012, convertito con legge n. 135/2012;
AUTORIZZA
Articolo 1 – L’emissione degli ordini di pagare a favore del Comune di Locatello ed altri, quale contributo dello Stato ai Comuni per le spese del servizio di mensa scolastica per l’anno 2019, per una somma pari ad euro 12.634.756,00 elencati negli atti identificativi Sicoge dal n. 2606 al n. 2616 del 10 ottobre 2019, conservato nella banca del sistema informativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Articolo 2 – L’importo di cui all’art. 1 grava sul capitolo 1183 p.g. 1 dello stato di previsione di questo Ministero per l’anno finanziario 2019.
Articolo 3. – Il presente decreto è sottoposto ai controlli di legge
IL DIRETTORE GENERALE Jacopo Greco