PNRR gli obiettivi per la scuola e gli enti locali

Delibera del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2021   

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo italiano
(estratto dei principali obiettivi per la scuola di interesse degli enti locali)
Tre Assi strategici:
– Digitalizzazione e innovazione
– Transizione ecologica
– Inclusione sociale
Tre Priorità trasversali:
1. Donne
2. Giovani
3. Sud
Sei Missioni (aree tematiche strutturali d’intervento):
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile
4. Istruzione e ricerca
5. Inclusione e coesione
6. Salute
Le sei “Missioni” raggruppano sedici “Componenti” funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo. Le “Componenti”, a loro volta, si articolano in 48 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti.
Le risorse totali:
Le risorse totali, compresi i fondi europei e le altre cifre già stanziate nella Programmazione di bilancio 2021-2026, ammontano a 310,60 mld, di cui 209,89 ascrivibili al Recovery Fund EU.

L’edilizia scolastica (nella missione 2)
1.1. Risanamento strutturale degli edifici scolastici (pag. 91)
Efficientamento energetico degli edifici scolastici, digitalizzazione degli ambienti di apprendimento attraverso il cablaggio interno delle scuole, in modo da favorire una progressiva riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti, un miglioramento delle classi energetiche e un incremento della sicurezza sismica degli edifici. Il tasso di ristrutturazione della superficie degli edifici scolastici che si intende realizzare è pari al 20% del patrimonio esistente, raggiungendo la quota del 50% complessivo, data la situazione di partenza (30% di edifici efficienti e sicuri).
1.2. Realizzazione di nuove scuole mediante sostituzione edilizia (pag. 91)
Realizzazione di nuove scuole sostituendo parte del patrimonio scolastico vetusto, soprattutto nelle aree a maggior rischio sismico, incremento aree verdi, digitalizzazione degli ambienti di apprendimento attraverso il cablaggio interno delle scuole.
Il numero degli edifici oggetto di intervento è pari al 20% del patrimonio esistente.

L’istruzione (nella missione 4)

1.3. Fondo tempo pieno scuola (pag. 122)
Si aumenterà il “tempo-scuola” incrementando lo spazio per l’offerta formativa e contemporaneamente aiutando la conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie e specialmente delle donne. Questo avverrà anche attraverso il potenziamento delle scuole dell’infanzia (3-6 anni) e sezioni “primavera” (dai 24 ai 36 mesi).
L’intervento è finanziato con 1 miliardo di euro, sono inoltre previsti 300 milioni per interventi all’interno dei progetti PON.

1.4. Riduzione dei divari territoriali nelle competenze e contrasto all’abbandono scolastico (pag. 122)
Piano per il potenziamento delle “Competenze di base”, che pone particolare attenzione alle scuole che hanno registrato maggiori difficoltà in termini di rendimento scolastico – differenziando quindi gli interventi in relazione ai bisogni degli studenti. Oltre all’intervento di supporto del dirigente scolastico con tutor esterni, nei casi più critici vi sarà la disponibilità di organico potenziato di almeno un’unità per disciplina (Italiano, Matematica e Inglese) e per almeno un biennio. Sono previste azioni di tutoraggio e di formazione per i docenti. Un unico portale nazionale per la formazione online supporterà il piano.
Il progetto include, altresì, un investimento rivolto al contrasto della dispersione scolastica attraverso tutoraggio, consulenza e orientamento attivo e vocazionale che prevengano l’abbandono prematuro degli studi nel periodo della scuola secondaria e consentano di ridurre il fenomeno dell’abbandono scolastico allineandolo ai parametri europei della strategia ET2020 (fascia di età 18-24).
Il progetto mira anche a favorire l’inclusione sociale ed in particolare garantire DDI (Didattica digitale integrata) a soggetti con disabilità sensoriali e/o intellettive o in territori svantaggiati.
L’intervento è finanziato con 1,5 miliardi di euro, sono inoltre previsti 750 milioni per interventi all’interno dei progetti PON e 240 milioni di stanziamenti della Legge di Bilancio.

1.5. Piano asili nido e servizi integrati (pag. 123)
L’obiettivo dell’investimento è superare il target fissato dal Consiglio europeo di Barcellona del 2002, relativo al raggiungimento di un’offerta minima al 33% per i servizi per la prima infanzia, entro il 2026. Il raggiungimento di tale obiettivo permetterebbe all’Italia, dall’attuale offerta pari al 25,5%, di superare la media europea (35,1%).
Ai fini dell’implementazione complessiva del progetto, si procederà all’emanazione di atti per l’aumento delle risorse disponibili del Fondo asili nido e scuole dell’infanzia (finalizzando la quota aggiuntiva esclusivamente agli asili nido), istituito presso il Ministero dell’Interno dalla Legge di Bilancio per il 2020 (art. 1, comma 59, legge n. 160/2019), al fine di prevedere un finanziamento aggiuntivo e specifico per la riconversione o costruzione di nuovi servizi per la prima infanzia. A questo seguiranno gli atti necessari a definire le modalità e le procedure di presentazione delle
richieste di contributo, i criteri di riparto e le modalità di utilizzo delle risorse, di monitoraggio, i criteri di ammissibilità e valutazione (decreto ministeriale e avviso pubblico) per la selezione dei progetti ricevuti da parte dei Comuni, soggetti beneficiari.
In seguito alla pubblicazione della graduatoria degli ammessi a finanziamento, i beneficiari attiveranno le loro procedure per la sottoscrizione delle convenzioni e l’avvio dei lavori di riconversione e costruzione necessari alla creazione di posti aggiuntivi nei servizi per la prima infanzia.
Questo intervento beneficia di risorse complementari per 300 milioni dagli stanziamenti della Legge di Bilancio. Gli interventi saranno calibrati in funzione della possibilità di compensare finanziariamente gli oneri permanenti nell’ambito delle risorse complessive disponibili a legislazione vigente nel “Sistema Scuola”.

1.6. Potenziamento delle scuole dell’infanzia (3-6 anni) e delle sezioni “primavera” (pag. 123)
Investimento per la realizzazione, riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole dell’infanzia, anche attraverso l’innovazione degli ambienti di apprendimento e la sostenibilità ambientale, con il potenziamento delle sezioni sperimentali Primavera (24-36 mesi) e la costituzione dei poli per l’infanzia, di cui al decreto legislativo n. 65 del 2017.
Questo intervento beneficia di risorse complementari per 560 milioni dagli stanziamenti della Legge di Bilancio.

2.3. Scuola 4.0 scuole innovative, cablaggio, nuove aule didattiche e laboratori (pag. 125)
L’intervento intende promuovere il potenziamento della digitalizzazione delle scuole, la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi, la trasformazione digitale dell’organizzazione scolastica, ricomprendendo azioni per il cablaggio interno delle scuole al fine di migliorare la connettività, la dotazione nelle aule di strumenti innovativi e avanzati per la didattica digitale.
Questo intervento beneficia di risorse complementari per 630 milioni dagli stanziamenti della Legge di Bilancio.