100 mln ai comuni per l’assistenza all’autonomia e comunicazione

Sancita l’Intesa in Conferenza Stato Città

La Conferenza Stato Città ed Autonomie Locali, riunita il 6 luglio 2022, ha esaminato lo schema di decreto del Ministro dell’interno e del Ministro per le disabilità, di concerto con i Ministri dell’istruzione e dell’economia e delle finanze, recante i criteri di riparto della quota parte di 100 milioni di euro in favore dei comuni del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità” e il piano di riparto per l’anno 2022.

Si tratta di risorse nuove, ottenute dall’ANCI che da tempo aveva segnalato la necessità di un intervento finanziario dello Stato, che si aggiungono ai 100 milioni già previsti che contribuiscono ai servizi garantiti per gli alunni delle scuole superiori da Regioni, Città metropolitane e Province.

Allo schema di decreto è allegata una tabella indicante gli importi spettanti a ciascun comune.

La norma parla espressamente di “potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado”.

Almeno in questa prima annualità, in assenza di precise indicazioni sull’utilizzo e sulla rendicontazione, si potrà intendere “potenziamento” nel senso più ampio del termine, ricomprendendo l’incremento quantitativo, la qualificazione e i miglioramenti organizzativi e logistici del servizio, fermo restando unicamente l’effettivo utilizzo per il servizio cui le risorse sono destinate.

Naturalmente, se un comune non ha questo servizio dovrà istituirlo, se c’è richiesta, e dovrà restituire le somme se non c’è richiesta. Invece, per chi ha già il servizio attivo, si potrà procedere con il potenziamento quantitativo, ove il servizio erogato sia inferiore al fabbisogno, oppure alla qualificazione dello stesso, ove non vi sia ulteriore richiesta. In questa seconda ipotesi, ovvero per i comuni che soddisfano l’intera domanda, non si dovrebbe neppure escludere che le somme possano essere incamerate come parziale compartecipazione dello Stato agli oneri da sostenere per questa assistenza.

Per quanto riguarda i tempi non si può escludere che si debba attendere il prossimo settembre.

Come noto i comuni, per iscrivere le somme in bilancio e quindi per poterle utilizzare, dovranno attendere la pubblicazione del provvedimento sul sito del Ministero dell’Interno, pur in assenza della pubblicazione del previsto avviso in Gazzetta Ufficiale.

Gli importi sono ufficiosi, in attesa della pubblicazione del DM, ma coincidono con quanto effettivamente spettante a ciascun Comune a seguito dell’approvazione del provvedimento in Conferenza Stato-Città