Lettera del Presidente dell’ANCI al nuovo Ministro dell’Istruzione

Nota 31 ottobre 2022, n. 42

Egregio Ministro,

la presente per porgerLe, personalmente e a nome dell’ANCI, i migliori auguri di buon lavoro per il Suo incarico, confermandoLe da subito la piena disponibilità ad offrire un contributo sempre costruttivo sui temi della scuola.

I settori di interesse dei Comuni e delle Città metropolitane sono molteplici: dall’edilizia scolastica, con l’attesa definizione della nuova programmazione nazionale triennale e l’individuazione dei necessari finanziamenti direttamente assegnati agli enti locali proprietari; all’anagrafe dell’edilizia scolastica che dovrà costituire il sistema di rilevazione del fabbisogno e della relativa programmazione; al Piano per il sistema integrato dalla nascita fino ai 6 anni che necessita di uno snellimento procedurale nell’assegnazione delle risorse; al personale della scuola dell’infanzia comunale con l’individuazione di una soluzione definitiva in tema di sostituzioni. E ancora, un tema che vede l’ANCI fortemente impegnata: quello dell’inclusione scolastica degli alunni e alunne con disabilità, rispetto al quale si sollecita un’accelerazione nel necessario percorso di specializzazione dei docenti di sostegno statale.

Con la presente, sono innanzitutto a chiederLe di esaminare più urgentemente le questioni relative allo stato di attuazione del PNRR di cui sono beneficiari i Comuni e le Città metropolitane.

Voglio ricordare che le risorse messe a disposizione rappresentano una opportunità storica e straordinaria per ampliare la quantità e la qualità del servizio che le famiglie italiane attendono, attraverso un potenziamento dei servizi educativi, del tempo scuola, delle infrastrutture e nell’ambito dello sport.

Un’occasione irripetibile che non possiamo non cogliere a pieno.

Un grande piano di investimento che vede i Comuni e le Città metropolitane, proprietari degli edifici scolastici, beneficiari finali delle risorse e attuatori degli interventi. Contenti che, con tempi e modalità rapide ed efficienti in pochissimi mesi, gli enti hanno partecipato agli avvisi del Ministero per oltre 5 miliardi.

L’ ANCI ha collaborato con il Ministero per sostenere i Comuni nella presentazione delle domande e a metà agosto si è pressoché completata la fase di pubblicazione delle graduatorie.

Pur ringraziando per l’impegno profuso, sono emerse alcune criticità di rilievo, che sinteticamente riassumo a seguire, che necessitano di una verifica e di una pronta soluzione.

Tra le criticità principali: il divieto di avviare l’affidamento della progettazione nonostante la pubblicazione della graduatoria; un arco temporale troppo ampio dalla pubblicazione delle graduatorie stesse alla trasmissione degli accordi di concessione; condizioni contenute negli accordi di concessione molto rigide che sembrano scoraggiare gli enti, anche alla luce di una scadenza, quella del 31 marzo 2023, oggettivamente troppo ravvicinata, considerato che solo ora i Comuni stanno ricevendo gli atti; necessità di rivalutare le scadenze previste che alla luce dell’allungamento dei tempi e delle attività poste in essere dal ministero risultano oggettivamente non congrue per gli enti; ulteriori restrizioni nel processo di revisione dei prezzi con il divieto all’utilizzo dei ribassi d’asta; rischi di insostenibile appesantimento burocratico nell’attività di rendicontazione con l’eventuale obbligo di utilizzo di una diversa piattaforma rispetto al sistema Regis.

Si segnala inoltre che si è ancora in attesa dell’uscita della graduatoria dei beneficiari del Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, rientranti nella programmazione triennale nazionale. Inoltre, diversi finanziamenti nazionali di edilizia scolastica, i cosiddetti “progetti in essere” confluiti nel PNRR, prevedono un termine unico di aggiudicazione fissato al 31 dicembre 2022, si tratta di interventi per i quali è assolutamente necessario uno spostamento della scadenza poiché non sono ancora perfezionati gli accordi di concessione e, per alcuni di essi, il nuovo “termine unico” risulta anticipato rispetto alle scadenze precedentemente individuate.

Al fine di poter insieme individuare soluzioni che consentano a Comuni e Città metropolitane di conseguire pienamente gli obiettivi del PNRR, sono a chiedere di poterLa incontrare al più presto.

Cordialmente,

Antonio Decaro