I recenti episodi di aggressività nella scuola sono il segnale di un crescente disagio.   Il gruppo di lavoro istituito nel settembre 2017 per l’elaborazione di linee guida per una Psicologia al servizio del sistema scolastico, ha terminato i suoi lavori ed ha elaborato un documento volto a garantire la qualità della crescita di studentesse e studenti e le condizioni migliori, per le docenti e i docenti, di svolgere al meglio il proprio compito.

Secondo il segretario generale del sindacato degli psicologi italiani (Aupi) Mario Sellini, anche in considerazione dei recenti fatti di cronaca, è necessario dare seguito alle indicazioni contenute nelle linee guida e iniziare, da subito, con serie e puntuali iniziative di prevenzione,

“Lavorare sulle linee guida redatte al Miur – dice Sellini – ci consentirebbe anche di avere uno strumento formidabile per la rilevazione e l’individuazione dello Stress lavoro-correlato. Si tratta uno strumento immediatamente utilizzabile che consentirebbe di fotografare lo stato di benessere di tutti gli operatori scolastici”.

“Personale scolastico sempre più soggetto a pressioni e a richieste che esulano dalla mission istituzionale. Una scuola alla quale viene chiesto di sopperire a tutte le carenze della società. Una scuola alla quale viene chiesto di educare e far crescere in modo armonico i ragazzi anche quando le famiglie e le altre agenzie sociali sono inesistenti o disattente. Episodi di intolleranza di ogni genere. Come contrastare questa violenza? Qualcuno parla di repressione, di pugno duro. Qualche altro propone le telecamere in ogni classe. Qualcuno addirittura si sbilancia e, perché no, i metal detector all’ingresso. Ma siamo proprio sicuri che questa sia la strada?”

In particolare, a parere degli psicologi italiani, con le telecamere ed i metal detector non si costruisce una scuola del benessere. Si deve, invece, partire dalle nuove dalle linee guida che forniscono serie indicazioni di lavoro e iniare fare una prevenzione finalmente efficace.