Di corsa per i vaccini, ma non tutti

Scade domani il termine   entro il quale i genitori degli alunni dovranno consegnare alle scuole la documentazione sulla situazione vaccinale dei proprio figli.

Il termine del 10 marzo, però,  non vale per le regioni che hanno attivato l’anagrafe vaccinale, ovvero la Toscana, la Lombardia, il Veneto e il Lazio.

In tali regioni ci sarà tempo fino a fine mese per mettersi in regola, a seguito delle nuove regole stabilite con la circolare dei ministeri dell’istruzione e della Salute 27 febbraio 2018, n. 2166.

Tale circolare conferma che entro il 10 marzo i genitori, con figli non vaccinati, «che abbiano presentato la dichiarazione sostitutiva, dovranno presentare alle scuole la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie».

Ove tale documentazione non venga prodotta, i dirigenti scolastici dovranno impedire l’accesso ai servizi nel caso dei bambini di nidi e materne, mentre per quelli più grandi scatteranno le sanzioni pecuniarie ai genitori.

Una diversa scansione temporale, vale per le regioni che hanno attivato un’anagrafe vaccinale, in quanto in queste regioni non saranno i genitori a consegnare la documentazione ma saranno Asl e servizi scolastici a comunicare tra di loro a mezzo di trasmissione di dati informatizzati.

Le aziende sanitarie locale consegneranno alle scuole, entro il 10 marzo, gli elenchi con i bambini non in regola ed e dirigenti chiederanno, entro il 20 marzo, alle famiglie di mettersi in regola concedendo ulteriori dieci giorni.

In queste regioni, dunque, le espulsioni e le sanzioni scatteranno solo a partire dal 30 marzo.