Assegnazione economie mutui BEI 2015

Decreto Miur 3 gennaio 2019, n. 2

(GU Serie Generale n. 80 del 4 aprile 2019)

Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca

VISTO il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (di seguito, decreto-legge n. 104 del 2013);
VISTO in particolare l’articolo 10 del citato decreto-legge n. 104 del 2013, che prevede che, al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti per la programmazione triennale, le Regioni interessate possano essere autorizzate dal Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca a stipulare appositi mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la società Cassa depositi e prestiti Spa e con i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;
VISTO inoltre, il medesimo articolo 10, così come modificato dall’articolo 1, comma 176, della legge 13 luglio 2015, n. 107, che stabilisce, per la realizzazione dei predetti interventi, contributi pluriennali per euro 40 milioni per l’anno 2015 e per euro 50 milioni annui per la durata residua dell’ammortamento del mutuo a decorrere dall’anno 2016 e fino al 2044;
VISTO in particolare, l’ultimo periodo del comma 1 del citato articolo 10 che prevede l’adozione di un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per definire le modalità di attuazione della norma per l’attivazione dei mutui e per la definizione di una programmazione triennale, in conformità ai contenuti dell’Intesa sottoscritta in sede di Conferenza unificata il 1° agosto 2013 tra il Governo, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le autonomie locali;
VISTO il decreto-legge 11 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, recante misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive e, in particolare, l’articolo 9, comma 2-quater, che ha esteso l’ambito oggettivo di applicazione dell’articolo 10 del citato decreto-legge n. 104 del 2013, ricomprendendo tra gli immobili oggetto di interventi di edilizia scolastica anche quelli adibiti all’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
VISTA la legge 3 gennaio 1978, n. 1, recante accelerazione delle procedure per l’esecuzione di opere pubbliche e di impianti e costruzioni industriali e, in particolare, l’articolo 19, il quale dispone che a modifica delle leggi vigenti, le rate dei mutui, concessi per l’esecuzione di opere pubbliche e di opere finanziate dallo Stato o dai Enti pubblici, sono erogate sulla base degli stati di avanzamento vistati dal capo dell’Ufficio tecnico o, se questi manchi, dal direttore dei lavori;
VISTA la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante norme per l’edilizia scolastica, e in particolare gli articoli 4 e 7, recanti norme, rispettivamente, in materia di programmazione, attuazione e finanziamento degli interventi, nonché di anagrafe dell’edilizia scolastica;
VISTA la legge 24 dicembre 2003, n. 350, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004) e, in particolare, l’articolo 4, comma 177, come modificato e integrato dall’articolo 1, comma 13, del decreto- legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2004, n. 191, nonché dall’articolo 1, comma 85, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, che reca disposizioni sui limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative (di seguito, legge n. 350 del 2003);
VISTO altresì, il comma 177-bis del medesimo articolo 4 della citata legge n. 350 del 2003, introdotto dall’articolo 1, comma 512, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che ha integrato la disciplina in materia di contributi pluriennali, prevedendo, in particolare, che il relativo utilizzo è autorizzato con decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa verifica dell’assenza di effetti peggiorativi sul fabbisogno e sull’indebitamento netto rispetto a quello previsto a legislazione vigente;
VISTA la legge del 30 dicembre 2004, n. 311, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005) e, in particolare, l’articolo 1, commi 75 e 76, che detta disposizioni in materia di ammortamento di mutui attivati ad intero carico del bilancio dello Stato;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante legge di contabilità e finanza pubblica e, in particolare, l’articolo 48, comma 1, che prevede che nei contratti stipulati per operazioni finanziarie, che costituiscono quale debitore un’amministrazione pubblica, è inserita apposita clausola che prevede a carico degli istituti finanziatori l’obbligo di comunicare in via telematica, entro trenta giorni dalla stipula, al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro e Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, all’ISTAT e alla Banca d’Italia, l’avvenuto perfezionamento dell’operazione finanziaria con indicazione della data e dell’ammontare della stessa, del relativo piano delle erogazioni e del piano di ammortamento distintamente per quota capitale e quota interessi, ove disponibile;
VISTO il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, e in particolare l’articolo 11, commi 4-bis e seguenti, il quale prevede l’adozione di un decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, d’intesa con la Conferenza unificata per la definizione di priorità strategiche, modalità e termini per la predisposizione e l’approvazione di appositi piani triennali, articolati in annualità, di interventi di edilizia scolastica nonché i relativi finanziamenti;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti e, in particolare, l’articolo 1, comma 160, con il quale si stabilisce che la programmazione nazionale predisposta ai sensi del citato articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013 rappresenta il piano del fabbisogno nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2015-2017 e sostituisce i piani di cui all’articolo 11, comma 4-bis, del il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221;
VISTO il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità, e in particolare l’articolo 4, comma 3-quinquies;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 23 gennaio 2015, con cui sono stati individuati i criteri e le modalità di attuazione del citato articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013 (di seguito, decreto interministeriale 23 gennaio 2015);
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 marzo 2015, n. 160 (di seguito, d.m. n. 160 del 2015), con cui sono state ripartite, su base regionale, le risorse previste come attivabili in termini di volume di investimento derivanti dall’utilizzo dei contributi trentennali autorizzati dall’articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013, riportando per ciascuna Regione la quota di contributo annuo assegnato che costituisce il limite di spesa a carico del bilancio dello Stato;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 27 aprile 2015, n. 8875 (di seguito, decreto interministeriale n. 8875 del 2015), con cui è stato prorogato al 30 aprile 2015 il termine di scadenza per la predisposizione, da parte delle Regioni, dei rispettivi piani triennali di edilizia scolastica e al 31 maggio 2015 il termine entro il quale il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sulla base dei piani triennali regionali, predispone un’unica programmazione nazionale;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 29 maggio 2015, n. 322 (di seguito, d.m. n. 322 del 2015), con il quale si è proceduto a predisporre la programmazione unica nazionale 2015-2017 in materia di edilizia scolastica redatta sulla base dei piani regionali pervenuti al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 1° settembre 2015, n. 640 con il quale, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4, comma 177- bis, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, è stato autorizzato l’utilizzo – da parte delle Regioni, per il finanziamento degli interventi inclusi nei piani regionali triennali di edilizia scolastica di cui alla programmazione unica nazionale 2015-2017, ai sensi dell’articolo 2 del decreto interministeriale 23 gennaio 2015 – dei contributi pluriennali di euro 40.000.000,00 annui, decorrenti dal 2015 e fino al 2044, previsti dall’articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013, per le finalità, nella misura e per gli importi a ciascuna Regione assegnati per effetto dei decreti sopra richiamati;
VISTO in particolare l’articolo 1 del sopracitato decreto interministeriale n. 640 del 2015, con il quale tra l’altro si stabilisce che l’utilizzo dei contributi pluriennali di cui al comma 1, quantificato includendo nel costo di realizzazione dell’intervento anche gli oneri di finanziamento, avviene per i singoli beneficiari sulla base di quanto riportato nell’Allegato A, che è parte integrante e sostanziale del predetto decreto, in relazione alla decorrenza e alla scadenza degli stessi, al netto ricavo attivabile a seguito delle operazioni finanziarie di attualizzazione, con oneri di ammortamento per capitale e interessi posti a carico del bilancio dello Stato, che le Regioni, soggetti beneficiari dei contributi, sono autorizzate a perfezionare con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la società Cassa depositi e prestiti S.p.a. e con i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, nonché al piano delle erogazioni del netto ricavo stesso, che indica il limite massimo degli importi utilizzabili in ciascun anno. Eventuali variazioni del suddetto piano, derivanti da esigenze adeguatamente documentate dei soggetti beneficiari dei contributi devono essere preventivamente comunicate al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca che provvede a richiedere autorizzazione in tal senso al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro e Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato;
VISTO altresì, che nel medesimo decreto interministeriale n. 640 del 2015 si stabilisce che il contratto di mutuo da stipulare da parte di ogni singola Regione deve essere sottoposto al preventivo nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro – Direzione VI;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 7 dicembre 2016, n. 968, con il quale sono stati autorizzati per alcune Regioni ulteriori interventi a valere sul mutuo di cui al predetto decreto interministeriale n. 640 del 2015;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 13 marzo 2018, n. 216, con il quale è stato approvato l’aggiornamento relativo all’annualità 2017 della programmazione 2015-2017;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 26 marzo 2018, n. 243, con il quale sono stati autorizzati, a valere sul mutuo sul 2016, alcuni interventi rientranti nell’annualità 2017 approvata con il predetto decreto n. 216 del 2018;
VISTA la circolare del Ministro dell’economia e delle finanze 5 aprile del 2004, n. 13, concernente l’autorizzazione di spesa pluriennale: limiti di impegno;
VISTA la circolare del Ministro dell’economia e delle finanze 28 giugno 2005, esplicativa della legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005);
VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 giugno 2006, recante definizione dei criteri di carattere generale per il coordinamento dell’azione amministrativa del Governo intesi all’efficace controllo e monitoraggio degli andamenti di finanza pubblica per l’anno 2006;
VISTA la circolare del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – 28 febbraio 2007, n. 15, recante procedure da seguire per l’utilizzo di contributi pluriennali;
VISTA la circolare del Ministro dell’economia e delle finanze 24 maggio 2010, n. 2276, recante adempimenti di cui all’articolo 48 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (legge di contabilità e finanza pubblica);
VISTA la nota del 12 novembre 2015, prot. DT86895, del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro – Direzione VI, con la quale è stato reso il preventivo nulla osta sullo schema del contratto di mutuo e comunicato il limite massimo del tasso si interesse applicabile al presente Finanziamento ai sensi dell’articolo 45, comma 32, della legge 23 dicembre 1998, n. 448;
CONSIDERATO che i suddetti contributi pluriennali, per i quali è stato autorizzato l’utilizzo con il citato decreto interministeriale n. 640 del 2015, sono iscritti, per le finalità previste dalla normativa di cui in premessa, sul capitolo 7106 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
CONSIDERATO che con il citato decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 160 del 2015 sono state ripartite, su base regionale, le risorse previste come attivabili in termini di volume di investimento, derivanti dall’utilizzo dei contributi trentennali autorizzati dall’articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013 ed è stata individuata per ciascuna Regione la quota di contributo annuo assegnato, che costituisce il limite di spesa a carico del bilancio dello Stato;
DATO ATTO che le Regioni in virtù dell’autorizzazione di cui al richiamato decreto interministeriale n. 640 del 2015 hanno proceduto alla sottoscrizione dei contratti di mutuo;
DATO ATTO che l’iniziale piano di erogazione dei mutui prevedeva che l’ultima erogazione avvenisse entro il 31 dicembre 2017;
CONSIDERATO che il termine per l’ultima erogazione fissato al 31 dicembre 2017 è stato prorogato al 31 dicembre 2018, in virtù di espresso nulla osta del Ministero dell’economia e della finanze con nota 6 marzo 2017, prot. n. 36880;
DATO ATTO che l’articolo 2, comma 5, del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 23 gennaio 2015 stabilisce che in caso di mancata aggiudicazione provvisoria dei lavori le eventuali economie di spesa e di gara vengano accertate in sede di monitoraggio dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e riassegnate dallo stesso prioritariamente agli interventi presenti nei piani delle Regioni;
CONSIDERATO che la riassegnazione di tali economie deve avvenire con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, d’intesa con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
CONSIDERATO che l’articolo 4, comma 3-quinquies, del richiamato decreto-legge n. 86 del 2018 ha modificato l’articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013, eliminando di fatto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dall’attuazione della presente procedura e che, quindi, il decreto di cui all’articolo 2, comma 5, del decreto Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 23 gennaio 2015 va ora adottato di intesa con il solo Ministero dell’economia e delle finanze;
DATO ATTO che sono attualmente ancora in corso alcuni interventi autorizzati con il sopracitato decreto interministeriale n. 640 del 2015 e con il successivo decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 968 del 2015;
CONSIDERATO che a seguito dell’espletamento delle gare di appalto e dell’avvenuta conclusione dei lavori sono state maturate significative economie che possono essere reinvestite per autorizzare ulteriori interventi presenti nella programmazione triennale nazionale 2015-2017;
DATO ATTO che in virtù di tale esigenza, con nota del 22 giugno 2018, prot. n. 20484, è stato chiesto al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria generale dello Stato – l’autorizzazione alla variazione dei piani delle erogazioni con allungamento degli stessi all’anno 2020;
CONSIDERATO che il Ministero dell’economia e delle finanze, con nota del 19 luglio 2018, prot. n. 181331, ha comunicato di non aver nulla da osservare in merito alla richiesta formulata;
CONSIDERATO che tutte le Regioni hanno proceduto ad una ricognizione dello stato di attuazione dei propri interventi e hanno comunicato al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca la quantificazione delle economie maturate derivanti da revoche, da rinunce, da mancate aggiudicazioni, da economie finali e di stanziamento;
DATO ATTO che con decreto del Direttore della Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale 31 ottobre 2018, n. 663 sono state accertate le economie complessive a disposizione di ogni Regione, maturate sugli importi mutuati, a valere sui contributi pluriennali di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 1° settembre 2015, n. 640, come di seguito determinate:
Regione Economie
Abruzzo € 5.798.947,38
Basilicata € 3.915.405,85
Calabria € 8.301.234,25
Campania € 16.283.814,22
Emilia Romagna € 11.041.721,03
Friuli Venezia Giulia € 3.103.357,08
Lazio € 11.367.449,11
Liguria € 8.085.048,20
Lombardia € 29.159.498,83
Marche € 5.585.240,79
Molise € 726.569,47
Piemonte € 11.167.041,38
Puglia € 9.143.991,01
Sardegna € 5.827.056,77
Sicilia € 14.150.595,26
Toscana € 9.381.457,78
Umbria € 4.834.283,83
Veneto € 12.943.039,76
Valle d’Aosta € 6.651.473,00
TOTALE € 177.476.225,00
CONSIDERATO che a seguito del predetto accertamento tutte le Regioni hanno fatto pervenire gli elenchi di interventi da ammettere a finanziamento rientranti nel piano 2017;
DATO ATTO che alcune Regioni hanno proceduto alla modifica della programmazione con riferimento ai piani per l’annualità 2017 integrando gli stessi con ulteriori interventi da ammettere a finanziamento;
CONSIDERATO che le predette economie sono maturate sugli importi mutuati a valere sui contributi pluriennali di cui al decreto interministeriale n. 640 del 2015, i cui oneri di ammortamento gravano sul cap. 7106 del bilancio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
RITENUTO quindi, possibile alla luce del monitoraggio effettuato dalle Regioni autorizzare l’avvio e il completamento di ulteriori interventi di messa in sicurezza di edifici scolastici rientranti nell’ambito della programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica;
VISTA la nota del 28 dicembre 2018, prot. n. 24903, con cui l’Ufficio di Gabinetto del Ministro dell’economia e delle finanze ha trasmesso le note del Dipartimento del Tesoro e della Ragioneria generale dello Stato, nelle quali è specificato che non ci sono osservazioni sul presente decreto, una volta recepite le modifiche e le integrazioni proposte;

D E C R E T A

Articolo 1
(Autorizzazione interventi a valere sulle economie accertate)

1. Ai sensi e per gli effetti di quanto indicato nelle premesse, la somma complessiva di € 177.476.225,00 (centosettantasettemilioniquattrocentosettantaseimiladuecentoventicinque /00), corrispondente al volume delle economie complessive accertate con riferimento all’autorizzazione alla stipula dei mutui, di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 1° settembre 2015, n. 640, è assegnata in misura pari ad € 172.708.620,16 agli enti locali inseriti negli allegati elenchi da A ad U, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente decreto, per gli interventi ivi indicati di messa in sicurezza di edifici scolastici.

2. Gli elenchi allegati al presente decreto modificano e integrano quelli approvati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 13 marzo 2018, n. 216.

3. Gli enti locali di cui agli allegati elenchi da A ad U sono autorizzati ad avviare e/o a completare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici ivi contenuti, provvedendo alla proposta di aggiudicazione degli stessi interventi entro e non oltre il termine di 180 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, pena la decadenza dal finanziamento.

4. Gli enti autorizzati con il presente decreto sono tenuti a completare e rendicontare i lavori entro e non oltre il 15 ottobre 2020.

Il presente decreto è sottoposto ai controlli di legge ed è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana.

IL MINISTRO
Prof. Marco Bussetti

ALLEGATI

A seguire gli enti locali che hanno visto “ripescati” i loro progetti che erano rimasti in attesa di finanziamento nella pianificazione triennale 2015-2017.

ENTE LOCALE; PROVINCIA; IMPORTO
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 300.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 230.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 235.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 300.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 230.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 180.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 180.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 188.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 230.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 230.000,00
CITTA’ METROPOLITANA DI BOLOGNA; BOLOGNA; 230.000,00
CITTA’ METROPOLITANA GENOVA; GE; 117.000,00
CITTA’ METROPOLITANA GENOVA; GE; 94.500,00
CITTA’ METROPOLITANA GENOVA; GE; 360.000,00
CITTA’ METROPOLITANA GENOVA; GE; 148.500,00
CITTA` METROPOLITANA DI TORINO; TO; 800.000,00
COMUNE DI ACRI; CS; 199.021,75
COMUNE DI CASTROVILLARI; CS; 2.850.000,00
COMUNE DI FUSCALDO; CS; 775.000,00
COMUNE DI LAGO; CS; 977.530,00
COMUNE DI LOCRI; RC; 433.446,17
COMUNE DI PEDIVIGLIANO; CS; 200.000,00
COMUNE DI SAN NICOLA ARCELLA; CS; 200.000,00
COMUNE DI TORANO CASTELLO; CS; 1.300.000,00
COMUNE DI TREBISACCE; CS; 380.000,00
COMUNE DI ABRIOLA; POTENZA; 700.000,00
COMUNE DI ACQUEDOLCI; ME; 922.422,84
COMUNE DI ACUTO; FR; 1.060.345,00
COMUNE DI ALBINO; BG; 2.400.000,00
COMUNE DI ALESSANDRIA DELLA ROCCA; AG; 742.000,00
COMUNE DI ALFEDENA; AQ; 123.635,80
COMUNE DI ALMENNO SAN BARTOLOMEO; BG; 800.000,00
COMUNE DI ALTAMURA; BARI; 700.000,00
COMUNE DI ALTARE; SV; 127.800,00
COMUNE DI AMANDOLA; FM; 460.000,00
COMUNE DI ANDORA; SV; 157.600,00
COMUNE DI APRILIA; RM; 390.000,00
COMUNE DI ARGENTA; FERRARA; 111.304,25
COMUNE DI ARIANO NEL POLESINE; RO; 56.045,82
COMUNE DI AROSIO; CO; 135.000,00
COMUNE DI ASTI; AT; 400.000,00
COMUNE DI AZZANO MELLA; BS; 217.500,00
COMUNE DI BAGNOLO PIEMONTE; CN; 422.572,90
COMUNE DI BAISO; REGGIO EMILIA; 80.000,00
COMUNE DI BARBARANO VICENTINO; VI; 398.660,00
COMUNE DI BARDOLINO; VR; 1.892.025,12
COMUNE DI BARI; BARI; 700.000,00
COMUNE DI BARI; BARI; 320.000,00
COMUNE DI BASCAPE’; PV; 299.250,00
COMUNE DI BAUNEI; NUORO; 5.000.000,00
COMUNE DI BELVEDERE OSTRENSE; AN; 233.472,92
COMUNE DI BERCETO; PARMA; 200.000,00
COMUNE DI BERRA; FERRARA; 95.000,00
COMUNE DI BERRA; FERRARA; 42.000,00
COMUNE DI BERRA; FERRARA; 51.000,00
COMUNE DI BERRA; FERRARA; 42.000,00
COMUNE DI BERZO SAN FERMO; BG; 499.340,46
COMUNE DI BEURA CARDEZZA; VC; 66.424,24
COMUNE DI BIBBIANO; RE; 43.000,00
COMUNE DI BISCEGLIE; BAT; 700.000,00
COMUNE DI BISCEGLIE; BAT; 700.000,00
COMUNE DI BOLANO; SP; 378.000,00
COMUNE DI BOLGARE; BG; 1.440.000,00
COMUNE DI BORGO PACE; PU; 300.000,00
COMUNE DI BORGOMANERO 3; NO; 521.071,00
COMUNE DI BOSISIO PARINI; LC; 160.000,00
COMUNE DI BOVEZZO; BS; 120.000,00
COMUNE DI BRUINO 1; TO; 238.951,24
COMUNE DI BUDRIO; BOLOGNA; 17.777,00
COMUNE DI BURONZO; VC; 536.124,87
COMUNE DI BUSTO GAROLFO; MI; 624.000,00
COMUNE DI BUTTAPIETRA; VR; 1.350.820,32
COMUNE DI CAIRO MONTENOTTE; SV; 238.500,00
COMUNE DI CALABRITTO (AV); AVELLINO; 2.191.805,00
COMUNE DI CALICE AL CORNOVIGLIO; SP; 400.000,00
COMUNE DI CAMPOBASSO (CB); CB; 495.000,00
COMUNE DI CAMPOMORONE; GE; 63.000,00
COMUNE DI CANEPINA; VT; 360.000,00
COMUNE DI CANONICA D’ADDA; BG; 55.400,00
COMUNE DI CAPRAROLA; VT; 410.000,00
COMUNE DI CARLINO; UD; 200.000,00
COMUNE DI CARMAGNOLA 3; TO; 570.000,00
COMUNE DI CARNATE; MI; 1.282.935,56
COMUNE DI CASALBORGONE; TO; 680.088,33
COMUNE DI CASORATE PRIMO; PV; 208.000,00
COMUNE DI CASTANO PRIMO; MI; 776.000,00
COMUNE DI CASTELLALTO; TE; 612.360,00
COMUNE DI CASTELLI; TE; 181.440,00
COMUNE DI CASTELNOVO DI SOTTO; RE; 350.000,00
COMUNE DI CASTIGLIONE A CASAURIA; PE; 77.000,00
COMUNE DI CASTIGLIONE D`ORCIA; SI; 2.000.000,00
COMUNE DI CASTIONE ANDEVENNO; SO; 450.000,00
COMUNE DI CAVARIA CON PREMEZZO; VA; 219.838,60
COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA; TV; 800.000,00
COMUNE DI CEDRASCO; SO; 197.340,00
COMUNE DI CELLINO ATTANASIO; TE; 385.560,00
COMUNE DI CENTOLA(SA); SALERNO; 1.500.000,00
COMUNE DI CERANO D’INTELVI; CO; 305.600,00
COMUNE DI CEREGNANO; RO; 274.068,19
COMUNE DI CERMIGNANO; TE; 618.030,00
COMUNE DI CERNOBBIO; CO; 142.500,00
COMUNE DI CERRIONE; BI; 297.972,40
COMUNE DI CESSAPALOMBO; MC; 168.000,00
COMUNE DI CHATILLON; VALLE D’AOSTA; 81.428,89
COMUNE DI CHIETI; CH; 110.000,00
COMUNE DI CHIETI; CH; 100.000,00
COMUNE DI CHIETI; CH; 118.000,00
COMUNE DI CIMADOLMO; TV; 216.583,16
COMUNE DI CINGIA DE’ BOTTI; CR; 88.789,65
COMUNE DI CISERANO; BG; 680.000,00
COMUNE DI CITTA’ SANT’ANGELO; PE; 214.714,66
COMUNE DI CITTADUCALE; RM; 380.000,00
COMUNE DI CIVIDATE CAMUNO; BS; 114.000,00
COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE; MC; 273.000,00
COMUNE DI CIVITELLA
D’AGLIANO; VT; 650.000,00
COMUNE DI COLLE DI VAL D`ELSA; SI; 450.000,00
COMUNE DI COLMURANO; MC; 187.000,00
COMUNE DI COMPIANO; PARMA; 78.000,00
COMUNE DI COMUNANZA; AP; 280.000,00
COMUNE DI PETRALIA SOPRANA; PA; 96.801,09
COMUNE DI CONCORDIA SAGITTARIA; VE; 544.059,41
COMUNE DI CORI; LT; 1.070.000,00
COMUNE DI CORINALDO; AN; 1.000.000,00
COMUNE DI CORMANO; MI; 160.000,00
COMUNE DI CORREZZANA; MI; 196.000,00
COMUNE DI CORTENOVA; LC; 140.000,00
COMUNE DI COSSERIA; SV; 109.800,00
COMUNE DI CRAVANZANA; CN; 490.000,00
COMUNE DI CREVOLADOSSOLA; VC; 671.560,00
COMUNE DI CUTROFIANO; LECCE; 310.000,00
COMUNE DI DAVAGNA; GE; 90.000,00
COMUNE DI DELIA; CL; 1.067.705,03
COMUNE DI DOMODOSSOLA; VC; 799.881,61
COMUNE DI FINALE LIGURE; SV; 260.475,30
COMUNE DI FIRENZE; FI; 480.000,00
COMUNE DI FONTE; TV; 323.084,60
COMUNE DI FRAMURA; SP; 55.899,26
COMUNE DI FRANCOFONTE; SR; 820.122,64
COMUNE DI FRIGNANO(CE); CASERTA; 1.350.000,00
COMUNE DI GALLESE; RM; 240.000,00
COMUNE DI GARAGUSO; MATERA; 100.000,00
COMUNE DI GARDONE VAL TROMPIA; BS; 463.400,00
COMUNE DI GEMMANO; RIMINI; 250.000,00
COMUNE DI GENOVA; GE; 333.000,00
COMUNE DI GERA LARIO; CO; 117.000,00
COMUNE DI GIARRE; CT; 1.325.000,00
COMUNE DI GORGA; VT; 310.000,00
COMUNE DI GOSSOLENGO; PIACENZA; 317.500,00
COMUNE DI GRASSANO; MATERA; 200.000,00
COMUNE DI GRUARO; VE; 191.389,93
COMUNE DI GRUGLIASCO; TO; 751.329,73
COMUNE DI IMPERIA; IM; 107.730,00
COMUNE DI ISOLA DEL LIRI; FR; 1.200.000,00
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE; PA; 876.972,43
COMUNE DI JOPPOLO GIANCAXIO; AG; 1.065.000,00
COMUNE DI LAIGUEGLIA; SV; 360.000,00
COMUNE DI LAMA DEI PELIGNI; CH; 35.000,00
COMUNE DI LAPIO(AV); AVELLINO; 1.471.869,00
COMUNE DI LENTINI; SR; 1.165.159,69
COMUNE DI LESA; NO; 771.310,50
COMUNE DI LIMIDO COMASCO; CO; 2.160.000,00
COMUNE DI LIVORNO; LI; 700.000,00
COMUNE DI LIVORNO; LI; 2.000.000,00
COMUNE DI LONGI; ME; 150.000,00
COMUNE DI MAGLIANO ROMANO; RM; 700.820,00
COMUNE DI MALVAGNA; ME; 533.206,00
COMUNE DI MANFREDONIA; FOGGIA; 700.000,00
COMUNE DI MARLIANA; PT; 420.000,00
COMUNE DI MARSALA; TP; 643.761,00
COMUNE DI MARTINSICURO; TE; 184.669,60
COMUNE DI MARTINSICURO; TE; 230.662,46
COMUNE DI MASSA MARITTIMA; GR; 877.300,45
COMUNE DI MENFI; AG; 84.756,96
COMUNE DI MINERBE; VR; 426.245,03
COMUNE DI MISSAGLIA; LC; 240.000,00
COMUNE DI MISSANELLO; POTENZA; 70.000,00
COMUNE DI MODENA; MODENA; 66.500,00
COMUNE DI MOLFETTA; BARI; 700.000,00
COMUNE DI MONDAINO; RIMINI; 150.000,00
COMUNE DI MONDAVIO; PU; 270.000,00
COMUNE DI MONTALENGHE; TO; 147.977,48
COMUNE DI MONTAZZOLI; CH; 215.000,00
COMUNE DI MONTECOSARO; MC; 1.000.000,00
COMUNE DI MUSSOMELI; CL; 600.000,00
COMUNE DI NEIRONE; GE; 98.910,15
COMUNE DI NUSCO (AV); AVELLINO; 1.213.185,45
COMUNE DI OCCHIEPPO SUPERIORE; BI; 555.500,00
COMUNE DI PALAGANO; MODENA; 176.624,87
COMUNE DI PALMA CAMPANIA (NA); NAPOLI; 1.499.598,58
COMUNE DI PALÙ; VR; 1.998.548,34
COMUNE DI PARABIAGO; MI; 400.000,00
COMUNE DI PELAGO; FI; 546.000,00
COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE (CE); CASERTA; 1.499.723,32
COMUNE DI PIGNONE; SP; 126.225,60
COMUNE DI PIZZOLI; AQ; 752.110,00
COMUNE DI PODENZANO; PIACENZA; 77.751,22
COMUNE DI POGGIO CATINO; RI; 308.000,00
COMUNE DI PONTEDASSIO; IM; 199.500,00
COMUNE DI PONTIROLO NUOVO; BG; 209.414,90
COMUNE DI PONZANO VENETO; TV; 1.366.985,25
COMUNE DI POSTA FIBRENO; VT; 311.596,20
COMUNE DI PREDAPPIO; FORLI’; 140.300,00
COMUNE DI QUART; VALLE D’AOSTA; 6.570.044,11
COMUNE DI QUERO VAS; BL; 800.000,00
COMUNE DI RAVANUSA; AG; 1.673.500,00
COMUNE DI REGGELLO; FI; 700.000,00
COMUNE DI RICCIA (CB); CB; 230.000,00
COMUNE DI RICCO DEL GOLFO DI SPEZIA; SP; 157.500,00
COMUNE DI RIOLUNATO; MODENA; 45.290,00
COMUNE DI RO; FERRARA; 37.250,00
COMUNE DI RO; FERRARA; 37.250,00
COMUNE DI RO; FERRARA; 6.625,00
COMUNE DI ROCCAMONTEPIANO; CH; 260.000,00
COMUNE DI RODI GARGANICO; FOGGIA; 700.000,00
COMUNE DI ROGENO; LC; 2.362.286,92
COMUNE DI ROMA CAPITALE; RI; 1.400.000,00
COMUNE DI ROSSIGLIONE; GE; 400.000,00
COMUNE DI ROVASENDA; VC; 555.000,00
COMUNE DI SALANDRA; MATERA; 700.000,00
COMUNE DI SALUZZO 2; CN; 800.000,00
COMUNE DI SAMMICHELE DI BARI; BARI; 670.000,00
COMUNE DI SAN BENEDETTO DEI MARSI; AQ; 411.134,86
COMUNE DI SAN BIAGIO PLATANI; AG; 1.155.000,00
COMUNE DI SAN GIORGIO DEL SANNIO; BENEVENTO; 1.499.718,51
COMUNE DI SAN GIORGIO DELLE PERTICHE; PD; 785.018,96
COMUNE DI SAN GIORGIO JONICO; TARANTO; 73.700,00
COMUNE DI SAN GIOVANNI TEATINO; CH; 665.000,00
COMUNE DI SAN LORENZO IN CAMPO; PU; 1.000.000,00
COMUNE DI SAN MARTINO DI LUPARI; PD; 324.850,00
COMUNE DI SAN OLCESE; GE; 399.600,00
COMUNE DI SAN SEVERO; FOGGIA; 465.215,53
COMUNE DI SAN SEVERO; FOGGIA; 410.343,97
COMUNE DI SANNICANDRO DI BARI; BARI; 285.000,00
COMUNE DI SANREMO; IM; 294.770,30
COMUNE DI SANTA MARGHERITA D ADIGE; PD; 310.091,95
COMUNE DI SANTA MARIA LA LONGA; UD; 150.000,00
COMUNE DI SANT’AGATA FELTRIA; RIMINI; 165.156,40
COMUNE DI SANT’AMBROGI O SUL GARIGLIANO; FR; 360.000,00
COMUNE DI SANT’ARCANGELO; POTENZA; 135.792,22
COMUNE DI SANTO STEFANO QUISQUINA; AG; 636.141,13
COMUNE DI SANTOPADRE; LT; 258.408,50
COMUNE DI SASSO MARCONI; BOLOGNA; 43.800,00
COMUNE DI SASSUOLO; MODENA; 51.800,00
COMUNE DI SAVIGNANO S.P.; MODENA; 175.000,00
COMUNE DI SAVONA; SV; 360.000,00
COMUNE DI SCANZOROSCIATE; BG; 405.600,00
COMUNE DI SERRA RICCO’; GE; 344.333,44
COMUNE DI SESTO FIORENTINO; FI; 700.000,00
COMUNE DI SESTRI LEVANTE; GE; 170.306,39
COMUNE DI SOLFERINO; MN; 80.000,00
COMUNE DI SOLIERA; MODENA; 256.951,24
COMUNE DI SUCCIVO (CE); CASERTA; 1.495.000,00
COMUNE DI TAVIANO; LECCE; 329.731,51
COMUNE DI THIENE; VI; 539.000,00
COMUNE DI TIVOLI; FR; 600.000,00
COMUNE DI TORRE DE’ BUSI; LC; 735.759,00
COMUNE DI TORRE CAJETANI; RI; 270.563,48
COMUNE DI TORRICELLA PELIGNA; CH; 504.630,00
COMUNE DI TORRILE; PARMA; 250.000,00
COMUNE DI TORRITA TIBERINA; FR; 250.000,00
COMUNE DI TRECATE ; NO; 394.310,94
COMUNE DI TRESIGALLO; FERRARA; 167.750,00
COMUNE DI TRIESTE; TS; 1.046.357,08
COMUNE DI UDINE; UD; 690.000,00
COMUNE DI URBE; SV; 362.242,84
COMUNE DI USCIO; GE; 64.081,00
COMUNE DI USMATE VELATE; MI; 552.000,00
COMUNE DI VAJONT; PN; 40.000,00
COMUNE DI VALLECORSA; FR; 1.088.400,00
COMUNE DI VALLEDOLMO; PA; 85.072,00
COMUNE DI VARAZZE; SV; 225.000,00
COMUNE DI VARESE; VA; 504.000,00
COMUNE DI VAZZOLA; TV; 160.563,68
COMUNE DI VEGLIE; LECCE; 700.000,00
COMUNE DI VENTASSO; RE; 24.000,00
COMUNE DI VENTIMIGLIA DI SICILIA; PA; 373.670,80
COMUNE DI VESTONE; BS; 685.000,00
COMUNE DI VICENZA; VI; 185.000,00
COMUNE DI VILLA LITERNO (CE); CASERTA; 1.494.119,08
COMUNE DI VILLANOVA D’ALBENGA; SV; 30.939,01
COMUNE DI VILLANUOVA SUL CLISI; BS; 377.880,00
COMUNE DI VINCI; FI; 508.157,33
COMUNE DI VITERBO; RM; 365.000,00
COMUNE DI ZINASCO; PV; 305.663,74
COMUNE DI ZOLLINO; LECCE; 680.000,00
PROVINCIA – COSENZA; CS; 995.236,33
PROVINCIA BRESCIA; BS; 2.000.000,00
PROVINCIA BRESCIA; BS; 1.070.000,00
PROVINCIA CREMONA; CR; 120.000,00
PROVINCIA CREMONA; CR; 150.000,00
PROVINCIA CREMONA; CR; 150.000,00
PROVINCIA CREMONA; CR; 600.000,00
PROVINCIA CREMONA; CR; 300.000,00
PROVINCIA CREMONA; CR; 1.800.000,00
PROVINCIA DELLA SPEZIA; SP; 90.000,00
PROVINCIA DI FERRARA; FERRARA; 256.300,00
PROVINCIA DI FORLI’-CESENA; FORLI’; 760.123,21
PROVINCIA DI GORIZIA; GO; 250.000,00
PROVINCIA DI IMPERIA; IM; 222.537,95
PROVINCIA DI IMPERIA; IM; 191.349,71
PROVINCIA DI IMPERIA; IM; 202.547,25
PROVINCIA DI MATERA; MATERA; 2.009.613,63
PROVINCIA DI MODENA; MODENA; 450.000,00
PROVINCIA DI MODENA; MODENA; 420.000,00
PROVINCIA DI PARMA; PARMA; 150.000,00
PROVINCIA DI PORDENONE; PN; 260.000,00
PROVINCIA DI RAGUSA; RG; 98.000,00
PROVINCIA DI RAVENNA; RAVENNA; 709.000,00
PROVINCIA DI RIMINI; RIMINI; 102.000,00
PROVINCIA DI RIMINI; RIMINI; 213.879,32
PROVINCIA DI SAVONA; SV; 212.400,00
PROVINCIA DI SAVONA; SV; 270.000,00
PROVINCIA DI SAVONA; SV; 261.000,00
PROVINCIA DI UDINE; UD; 260.000,00
PROVINCIA DI UDINE; UD; 207.000,00
PROVINCIA REGGIO EMILIA; RE; 464.114,37
PROVINCIA SONDRIO; SO; 1.660.000,00